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Articolo n° 4977 del 18 Novembre 2006 delle ore 07:30

Regione, più elastico limite reddito case popolari

Liguria. La Regione Liguria ha reso più elastici i limiti di reddito per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica per favorire il turn over degli assegnatari e andare incontro alle esigenze di un maggior numero di famiglie. La proposta, presentata dall’assessore regionale alle Politiche abitative, Maria Bianca Berruti e approvata dalla Giunta, prevede, se si supera il limite di 21 mila euro, un periodo-cuscinetto di tre anni: nei primi due il reddito annuo non deve superare i 24.500 euro, nel terzo i 22.500. “Fino ad oggi il meccanismo era rigido – spiega l’assessore Berruti – o dentro o fuori; con i nuovi criteri introdotti dalla Giunta si delinea prima di tutto una fase transitoria di tre anni nella quale il limite di decadenza viene elevato: nei primi due anni a 24.500 euro e nel successivo terzo anno a 22.500; inoltre abbiamo stabilito che la perdita del diritto di
assegnazione si ha solo dopo due anni del superamento della soglia del reddito, dato che un solo anno non può essere significativo di una condizione economica migliorata in modo
permanente”. I nuovi criteri introdotti dalla Giunta prevedono inoltre la possibilità per le famiglie che hanno perso il diritto all’alloggio di edilizia residenziale pubblica, di abitare sempre nella stessa casa, ma con un adeguamento del canone di affitto sulla base del cosiddetto “canone moderato” che corrisponde circa al 60% di un affitto a libero mercato. “Il nuovo provvedimento – continua Maria Bianca Berruti – affronta il problema dell’efficace utilizzo del patrimonio di edilizia residenziale pubblica che deve dimostrare la capacità di iniziare l’azione di sostegno quando in una famiglia iniziano a manifestarsi condizioni di debolezza abitativa e cessare non appena queste condizioni vengono superate”. In pratica il meccanismo di “sgancio non deve generare tensioni sociali e parallelamente consentire ad altre famiglie più bisognose di accedere agli alloggi pubblici”. Sono 1800 le famiglie che aspettano di accedere per la prima volta ad un alloggio di edilizia residenziale pubblica che in tutta la regione sono 23.114.


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