Albisola Superiore. Il consiglio Regionale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno sulla cassa integrazione alla Fac di Albisola su cui erano state presentate in aula due interrogazioni e un ordine del giorno sottoscritti rispettivamente dai consiglieri dei gruppi di Rifondazione e Verdi. L’azienda, che occupa 170 addetti nella produzione di porcellane, dal 30 ottobre ha messo in cassa integrazione 154 operai e a 21 persone assunte con contratto a tempo determinato non è stato rinnovato il contratto. Inoltre il 17 novembre scorso è cessata la produzione. Ufficialmente la crisi è conseguenza della competizione dei paesi dell’ Est e della Cina in particolare. Ma i sindacati, per bocca di Giorgio Cepollini della FencaCisl, accusano l’azienda di aver assunto essa stessa il compito di importare manufatti dall’estremo oriente accentuando il declino dell’industria. Secondo Carlo Vasconi (Verdi), su tutta la vicenda aleggia l’ipotesi di una speculazione edilizia in quanto la fabbrica sorge in un’area pregiata a poche centinaia di metri dal mare. Nella discussione sono intervenuti fra gli altri Vincenzo Nesci (Rifondazione), Franco Orsi (FI) e, per la Giunta, l’assessore al lavoro Enrico Vesco il quale ha garantito l’impegno a vincolare a uso industriale l’area occupata dallo stabilimento al fine di evitare eventuali speculazioni.
