Tutte le notizie di: | archivio
Articolo n° 5073 del 21 Novembre 2006 delle ore 18:16

Inkheart, impressioni e volti delle comparse

Sono ormai giunte agli sgoccioli le riprese in Riviera Ligure di “Inkheart – Cuore d’inchiostro”, il film fantasy di Iain Softley tratto dall’omonimo romanzo di Cornelia Funke. Si possono così iniziare a tirare le somme di questa occasione che ha consentito al Ponente Ligure di ospitare una produzione cinematografica di livello mondiale. Circa mille sono infatti le persone locali selezionate come comparse per prendere parte ad alcune scene della pellicola. Perché in fondo, chi, guardando un film, almeno una volta nella vita, non ha mai pensato di prendervi parte? Questo è quello che è successo ai tanti che hanno scelto di presentarsi ai casting sfruttando questa opportunità non solo per ritagliarsi qualche minuto di celebrità, ma anche per vivere in prima persona l’emozione del ciak. Dopo Laigueglia, Alassio e Albenga, in questi giorni il borgo di Balestrino, completamente riadattato, è stato trasformato in un grande set per dare vita alla trasposizione cinematografica del libro per ragazzi della scrittrice tedesca che potremmo vedere sugli schermi nel 2008.
Attori protagonisti Brendan Fraser (“La mummia”), Paul Bettany (“Il Codice Da Vinci”), Helen Mirren (premiata per “The Queen”) e Jim Broadbent (“Cronache di Narnia”). Direttoredella fotografia è Roger Pratt, che ha lavorato in “Harry Potter” e in “Troy”. Alla realizzazione delle scenografie hanno preso parte diversi disegnatori, falegnami, pittori e stuccatori italiani ed internazionali impegnati nel lavoro a stretto contatto con artigiani e professionisti locali, che hanno avuto modo di sperimentare nuove esperienze con i più esperti del settore.
Vi presentiamo le impressioni di Selene Coccato, di Tovo San Giacomo, che ha partecipato alle riprese come comparsa a Laigueglia:

Nei giorni 8, 9, 10 novembre ho svolto il ruolo di comparsa ed ho girato la scena centrale del film “Inkheart”, scena che si svolge nella piazza di Laigueglia con la presenza di tutti gli attori principali del film.
Paul Bettany si è cimentato nell’impresa del giocoliere mangia fuoco e la scena è stata ripetuta circa 40 volte, per poter sovrapporre la sua immagine a quella di un vero giocoliere e predisporre l’immagine agli effetti speciali. Un uomo alto come lui e con la sua stessa corporatura ha ripetuto i suoi gesti, ma al contrario della scena di Bettany, la controfigura aveva realmente con sé bastoni e palle infuocate.
Ho girato per tre giorni, 12 ore al giorno, per soli 6 minuti di film, perché la scena doveva essere ripresa da ogni prospettiva per poterla rendere perfetta. Ogni volta che il punto di vista cambiava, dovevano essere ricreate le medesime condizioni, quindi dovevano passare le stesse persone all’interno della piazza, e addirittura doveva svolgersi la stessa scena sul lontano molo e in riva a l mare, per poter far combaciare, in fase di montaggio, ogni più piccolo particolare.
Prima di questa esperienza mai mi sarei immaginata tanta ricerca di perfezione ed ora vedo con occhi diversi ogni film, comprendendone la grandezza.
Dei tre attori principali ho notato l’estrema concentrazione; hanno ripetuto le scene numerose volte senza un lamento, senza un cedimento, mantenendo concentrazione come se, ripetere quelle scene che valevano solo 6 minuti di un lungo film, fosse la loro routine quotidiana.
Mi ha impressionato molto la presenza della numerosa equipe, dal regista, all’aiuto regista, al tecnico luci, al direttore fotografia etc. Traspariva grande professionalità e molta gentilezza verso noi comparse che, ignari dell’immenso lavoro che si svolge alle spalle di un film, abbiamo cercato di fare del nostro meglio.
Tra tutti gli attori, chi mi ha maggiormente colpita è stato Paul Bettany: un istrionico, esattamente come il suo Chaucer de “Il destino di un cavaliere” è sempre allegro, canta, balla, gioca, si diverte! Sembra un po’ pazzo, come in “A Beautiful Mind”, ma anche molto profondo, come appariva ne “Il Codice Da Vinci”.
E’ stata una bella esperienza sebbene piuttosto stancante, ma è stato bello soprattuto aver avuto al possibilità di andare al di là del grande schermo, vivere per pochi giorni dentro un film, anziché viverlo semplicemente dal di fuori ed ora sono curiosa di andare a vedere “Inkheart” al cinema, per apprezzarlo nel suo insieme e per vedere se i miei tre giorni sul set mi sono valsi almeno un minuto o di “celebrità”.


» Redazione

1 commento a “Inkheart, impressioni e volti delle comparse”
Agostino ha detto..
il 22 Novembre 2006 alle 08:27

Mi associo a quanto detto da Selene.
Anche io ero tra gli ammiratori di “Dita di polvere” nella piazza di Laigueglia.
Qualche giorno prima di iniziare le riprese comprai e lessi il libro di Cornelia Funke.
Premesso che conoscevo il volto di Brendon Fraiser ma non degli altri attori, quando arrivai sul set rimasi colpito (stessa sensazione di Fenoglio quando incontra Dita di Polvere) dalla perfetta corrispondenza degli attori ai personaggi del libro. Per un’attimo ebbi la sensazione di vivere la storia del libro; Mo,Elen, Dita di Polvere, Meggie e Fenoglio erano realmente usciti dal libro ed erano li’ in mezzo a noi.
Adesso ho cominciato a leggere “Veleno d’inchiostro”, il secondo libro della saga, chissa se faro’ parte del cast anche del secondo film……….
Agostino

CERCAarticoli