Genova. Per il Consigliere Regionale Michele Boffa, ex Sindaco di Millesimo, il nodo gordiano per la risoluzione della crisi di Ferrania sta nel rilancio della produzione industriale di Ferrania: “Già nel 2 agosto del 2005 – spiega Boffa – quando avevamo votato in Consiglio un ordine del giorno su Ferrania che impegnava la Giunta a promuovere una più approfondita consultazione degli enti locali valbormidesi, in merito all’eventuale realizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica e al tipo di combustibili utilizzati, avevo sottolineato che la pressante richiesta della proprietà di realizzare una centrale a carbone gettava qualche ombra sulla reale fiducia che l’azienda aveva nel rilancio di Ferrania. A mio avviso, già nell’agosto del 2005, l’accento andava posto sul piano industriale, che avrebbe dovuto essere attentamente calibrato, senza trascurare la logistica, le infrastrutture viarie e la valorizzazione della Val Bormidaâ€. “Oggi il punto decisivo – prosegue Boffa – è la capacità di Ferrania di sviluppare politiche industriali, non tanto quella di fare centrali o di non farle. Nell’agosto 2006 l’ingegner Gambardella illustrava il piano industriale di Ferrania elencando questi dati: 825 milioni di euro investiti in 5 anni per consolidare le attività tradizionali, fare ricerca e sviluppo, focalizzarsi sul medicale, nuove tecnologie e chimica fine; veniva prospettato entro il 2011 un fatturato di 235 milioni di euro dalla sola piattaforma tecnologica; veniva annunciata per il 2007 un’alleanza tecnico-commerciale con un partner di livello internazionale. A questo punto spetta alle Istituzioni governare le intese sottoscritte, facendo aggiornare il piano industriale, selezionando gli interventi, gli obiettivi occupazionali, reddituali e d’investimento. In particolare, ritengo che la Regione, nella persona del Presidente Burlando e dell’Assessore Guccinelli sostenuti dall’Assemblea Regionale, vorrà assumere un forte ruolo di regia nell’incontro romano previsto per lunedì 27 novembre prossimo.â€