Albenga. I relatori stanno già arrivando nella città delle torri e nel pomeriggio avranno modo di visitare le bellezze storico-artistiche cittadine prima di partecipare al convegno “Storia e cultura della frutta secca in Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria e Sardegna†organizzato, per sabato 25 novembre alle ore 9.30, presso palazzo Peloso Cipolla (i lavori proseguiranno sino alle 13 circa), dall’Accademia italiana della cucina in collaborazione con il Comune di Albenga, la Provincia di Savona e le Amministrazioni regionali di Piemonte e Liguria. Un appuntamento che si preannuncia di grande interesse, sia per l’originalità del tema che verrà sfrontato da svariati punti di osservazione, sia per l’autorevolezza dei partecipanti, sia per la riscoperta di un “prodotto della terra†considerato erroneamente umile ma che in realtà offre molteplici spunti gastronomici, artistici, storici e persino sociali. Spiega il coordinatore del progetto, Roberto Pirino: “La frutta secca pensata in modo unitario, a volte secondario, di una preparazione ma elemento centrale nel pieno rispetto della tradizione e della storia. Dio ha voluto che il nostro destino da Adamo ed Eva fosse legato ad una mela ma perché non immaginarlo invece legato ad un fico, ad una prugna, ad un’albicocca o ad una castagna? Che cosa sarebbe accaduto? Questo incontro si propone di raccontare un universo talvolta considerato minore ma in realtà ricco e multiformeâ€. Relatori del convegno saranno: David Maria Bixio, coordinatore territoriale dell’Accademia Italiana della cucina per la Liguria, Roberto Pirino “Frutta secca: un invito al ricordoâ€, Salvatore Piacenza “L’arte della seccagione in Liguriaâ€, Ranieri Da Mosto “Cucina veneziana e genovese, parallelismo fra due grandi repubbliche marinareâ€, Silvio Torre “Fichi secchi, pinoli e castagne nella cucina di tradizione in Liguriaâ€, Marina Delfino “Segreti e proprietà della frutta seccaâ€, Giovanni Ballerini dibattito e conclusioni.Â