Savona. Ambiente, energia e trasporti: le opportunità per la Liguria nella programmazione comunitaria 2007-2013. Questo il tema del convegno organizzato da Regione Liguria, Camera di Commercio di Savona e Autorità Portuale che si è svolto ieri nella sala consiliare della Provincia di Savona. Hanno partecipato Franco Zunino, Assessore all’Ambiente della Regione Liguria, Marco Bertolotto, Presidente della Provincia di Savona, Cristoforo Canavese, Presidente Autorità Portuale di Savona e rappresentante Liguria Ports, e il presidente della Camera di Commercio savonese Giancarlo Grasso. La delicata situazione politica del Medio Oriente, le tensioni del mercato petrolifero, le crisi strutturali che incidono pesantemente sull’organizzazione degli scambi commerciali, la burocrazia che comporta per le nuove aziende costi dieci volte superiori a quelli della stessa Francia, finiscono per condizionare la voglia di fare impresa e per frenare nuovi investimenti esteri. Riportiamo il discorso del presidente dell’ente camerale Giancarlo Grasso, che sottolineato le incognite che pesano sul futuro dell’economia locale e suggerito i passi da compiere per affrontare le nuove sfide:
“Ambiente, energia e trasporti. Temi che, non da oggi, rappresentano anche tre grandi emergenze, settori su cui punta la Camera di Commercio, poiché: ambiente significa turismo e prodotti agricoli di qualità ; energia, il superamento delle difficoltà di approvvigionamento, scorte e costi di un Paese stretto tra politiche bloccate e bisogno di alternative; trasporti, il fattore di forza nel recupero della competitività dei sistemi locali. Tre aspetti tesi ad un unico grande obiettivo: l’individuazione di una chiara strategia economica che sostenga il rilancio produttivo ed occupazionale della provincia, con gli amministratori pubblici a porsi non soltanto su problematiche settoriali di competenza, quanto di fronte ad un quadro generale di prospettiva, il cui fine sia rappresentato dall’interesse collettivo. In questo senso, la questione energetica si pone in priorità , dinanzi ai costi e quindi al peggioramento del deficit commerciale energetico, che, poi, in ultima analisi, contribuisce più di ogni altro settore al deterioramento del saldo commerciale complessivo del nostro Paese.
Il sistema delle imprese, prima di altri soggetti, ha compreso che occorre
ripensare agli errori commessi nella politica sia della produzione che degli approvvigionamenti, dare forza all’eolico, al solare termico, al fotovoltaico,
ma anche rivalutare il ruolo del carbone pulito e dell’atomo dinanzi ai nuovi apporti tecnologici. Dall’inizio di quest’anno, al Centro Camerale di Sperimentazione ed Assistenza Agricola d’Albenga (CeRSAA), funziona un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica da luce solare. La resa complessiva del sistema è di circa 12.000 chilowattora per anno. Nel contempo, ha preso consistenza il progetto Life Biomass. Si tratta dell’impiego di materiali biodegradabili in alternativa alle plastiche, a dimostrazione della possibilità di sostituire alle plastiche di sintesi manufatti prodotti a partire da amido di mais. Il progetto, finanziato dell’Unione Europea nell’ambito del programma Life Ambiente, sta ottenendo importanti successi sia nel settore del catering, con la diffusione dell’impiego di piatti, posate e bicchieri compostabili, sia nel settore agricolo, con l’introduzione di vasi compostabili per la floricoltura e di teli biodegradabili per la lotta alle erbe infestanti. In quest’ultimo caso, i risultati del lavoro sono già diventati norma all’interno dei disciplinari di produzione agricola a basso impatto ambientale della Regione Liguria, mentre per quanto riguarda il settore della ristorazione collettiva sono ormai molte le mense scolastiche che adottano questi materiali al posto del polistirolo.
La priorità dell’energia prende, poi, ancora sostanza alla Camera di Commercio con la concessione al CeRSAA di un finanziamento da parte del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali per sviluppare il primo progetto nazionale espressamente dedicato all’indagine degli aspetti energetici nel florovivaismo, che verrà realizzato nell’ambito di un ampio parternariato scientifico. Nell’ambito di questo progetto si distingue la messa a punto di sistemi per il contenimento dei fabbisogni energetici, pervenendo ad una maggiore, reale sostenibilità delle produzioni florovivaistiche sia per ragioni ambientali che di competitività sul mercato.
Ulteriore priorità è lo sfruttamento di fonti rinnovabili di energia. A questo proposito verranno prese in considerazione le possibilità d’impiego di acque salmastre o saline per il raffrescamento, riscaldamento e irrigazione di serre, lo sviluppo di sistemi di gestione ambientale fine e la modificazione della radiazione luminosa mediante impiego di schermi fotoselettivi. Sarà attentamente valutata anche la produzione di energia fotovoltaica a partire da celle trasparenti e di energia eolica a partire da minigeneratori ad uso aziendale. Nel campo ambientale è significativa l’attività di sperimentazione sul compostaggio come risposta all’accumulo in discarica, quale sistema in grado di recuperare e valorizzare i rifiuti organici industriali, artigianali, agricoli e civili nel rispetto dell’ambiente.
Tra i numerosi progetti del CeRSAA si evidenzia, specificamente, anche la raccolta di tutti i tipi di compost e dei rifiuti organici potenzialmente utilizzabili per il compostaggio. La valutazione della qualità agronomica dei compost ha permesso di determinarne le possibilità di impiego in settori produttivi ad alto valore aggiunto, quali il florovivaismo, e di introdurre miglioramenti nel processo stesso di compostaggio, attraverso l’introduzione nelle miscele di alcuni rifiuti industriali, o il perfezionamento delle tecniche di produzione. Fino ad ora sono stati saggiati 189 compost e miscele di questi con alcuni rifiuti organici industriali. Ciascuno di questi rifiuti è stato sottoposto, in laboratorio, a saggi di valutazione della qualità e in campo a saggi pre-commerciali di coltivazione. Inoltre, alcuni compost e miscele tra compost e rifiuti organici industriali hanno manifestato interessanti fenomeni di repressività nei confronti di alcune importanti malattie delle colture orticole e floricole, attribuendo ad essi un importante valore aggiunto.
Non di minore valenza nel quadro sia della qualità della vita dei residenti, sia della competitività delle nostre imprese si pone il potenziamento della rete infrastrutturale e della logistica nel suo complesso. Per rimanere nel campo agricolo, e nel comparto florovivaistico in particolare, annunciamo fin d’ora che verranno valutati modelli organizzativi e logistici per la razionalizzazione e la valorizzazione della filiera ed approfondita l’applicazione di innovazioni tecnologiche nell’ambito della logistica refrigerata del prodotto floricolo. E’, questo, un nuovo intervento della Camera di Commercio che s’inserisce nel più vasto disegno strategico del potenziamento delle comunicazioni, che ha visto l’Ente in primo piano nel rilancio della programmazione regionale e nazionale degli assi verso la pianura padana: dall’Albenga-Garessio-Ceva
alla Carcare-Predosa, proposte unite oggi nel progetto comune dell’Albenga-Alessandria (Predosa). L’idea, poi, di un autoporto, per il quale la CCIAA ha condotto un’indagine conoscitiva in ordine alle esigenze del tessuto produttivo locale, sta progressivamente delineandosi, mentre di estrema rilevanza appare l’impegno finanziario della CCIAA, diventata il socio di riferimento nel rilancio dello scalo aeroportuale di Villanova d’Albenga. E’ con l’augurio che la nostra economia debba espandersi che Camera e sistema delle imprese salutano con soddisfazione i nuovi rapporti di collaborazione che stanno instaurandosi con la Provincia e con gli altri enti territoriali. Non foss’altro perché nei tre settori d’intervento, di cui si parlerà oggi, è auspicabile per evitare alla nostra economia danni incalcolabili in termini sociali, economici ed occupazionali
nel campo ambientale, e dei rifiuti in particolare, una politica che punti a quote elevate di raccolta differenziata, alla realizzazione di termovalorizzatori e di impianti di compostaggio; nel comparto elettrico, una strategia a medio termine che contemperi obiettivi ambientali, costo, sicurezza degli approvvigionamenti per le nostre aziende e diversificazioni delle fonti attraverso impianti di produzione da fonti rinnovabili, centrali a gas e a carbone; nelle infrastrutture viarie l’esigenza della messa a punto di strade statali (Aurelia bis), autostrade, linee ferroviarie e funiviarie, aeroporto ed autoporto”.