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Articolo n° 5294 del 28 Novembre 2006 delle ore 15:33

Acna, partito l’ultimo treno di rifiuti tossici

Cengio. E’ partito intorno alle ore 11, dallo scalo ferroviario dell’ex Acna di Cengio, il 185° e ultimo convoglio con rifiuti tossici, reflui salini, che raggiungerà la miniera di salgemma GTS di Teutshental, nell’ex Germania Orientale. Il primo treno era partito il 16 settembre 2002 e complessivamente sono state trasferite nella miniera tedesca 132.015 tonnellate di sali essiccati, corrispondenti a 90.224 “big bags”. La paternità del progetto, che ha consentito di evitare il trasporto via terra impegnando 10 mila viaggi di automezzi, è del Ministero dell’Ambiente e del Dipartimento della Protezione Civile, nonché di Syndial, che rilevò il sito ex Acna con il compito di bonificarlo e restituirlo alla comunità e che ha utilizzato per il trasporto la società Ecolog. Syndial, quindi, è riuscita a rispettare i tempi, anticipandoli addirittura di un mese rispetto al programma di bionifica generale. Con questo atto simbolico si è conclusa una prima importante fase di interventi ambientali, che si sarà portata a termine nel dicembre del 2007, a cui seguirà lo smontaggio dell’impianto di essicamento ed il successivo abbattimento del fabbricato. Il prefetto di Genova, Giuseppe Romano, che vigila come commissario a partire dal gennaio 2005, ha dichiarato: “La bonifica non è ultimata ma la giornata di oggi ha valore altamente simbolico. Parte infatti l’ultimo treno con reflui salini per la Germania. Va via l’inquinante, resta la parte inquinata. Per quanto riguarda i dati ecotossicologici relativi alle acque del Bormida, possiamo dire che i risultati sono confortanti: il fiume ricomincia a vivere e a breve si potrà togliere il divieto di utilizzazione per fini irrigui. Una volta ultimata la bonifica nella zona Cengio-Saliceto, il 31 dicembre 2007, spetterà alla classe politica ed imprenditoriale il compito di sviluppare i progetti per l’utilizzazione economica dell’area”. Alla partenza del treno era presente anche l’assessore regionale all’Ambiente, Franco Zunino, che ha detto: “Oggi è un giorno significativo sia per il valore simbolico che per quello pratico. Con oggi finiamo di importare in Germania i rifiuti nocivi. Ma ci vorrà tempo per completare la bonifica. Ora partecipiamo di questo momento positivo, ricordando peraltro che di qui a fine anno restituiremo 40 mila mq di aree già compatibili con l’ambiente. Si può cominciare a pensare al futuro, all’insediamento di attività a carattere produttivo che siano rispettose dell’ambiente: occorre coniugare sviluppo e sostenibilità. Bisogna riavvicinare la realtà ligure a quella piemontese, dopo che le due erano state distanziate dalle ricadute ambientali create dall’Acna”. “Quello di uno sviluppo di pari passo alla crescita delle attività retroportuali – ha aggiunto l’assessore regionale – appare come una scelta intelligente, sostenibile ambientalmente, anche nell’ottica, come accennavo, del riavvicinamento alla comunità piemontese. Non è l’unica soluzione; ce ne sono altre in campo. In ogni caso non si può prescindere dalle prospettive occupazionali”.

 


» Federico De Rossi

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