Continua il trend di crescita dell’ economia ligure, con una previsione per il PIL nel 2006 di un +1,7% (il risultato migliore dal 2001 ad oggi), accompagnato però da alcuni segnali di rallentamento come il relativo appannamento del clima complessivo di fiducia e uno scenario competitivo incerto sul quale pesano i nodi irrisolti di natura strutturale e infrastrutturale. Cresce il numero degli occupati (di 29 mila unità nel secondo semestre 2006, +4,7%) ma anche quello dei disoccupati (+4,7% contro il 4,6% del 2005) e delle persone in cerca di occupazione (da 30 mila a 32 mila, +6,7%). E’ questo il quadro sostanziale che emerge dal Rapporto Congiunturale Liguria 2006 realizzato dall’Ufficio Economico della CGIL Liguria e presentato questa mattina nella sede della Camera del Lavoro a Cornigliano. “Con l’aumento del PIL dell’1,7% la Liguria riaggancia la crescita italiana – spiega Bruno Spagnoletti, responsabile Ufficio Economico della CGIL Liguria -. Questa ripresa tuttavia é molto incerta perché avviene all’interno di un quadro competitivo a sua volta molto incerto, legato alle difficoltà di ordine strutturale e infrastrutturale, soprattutto per quel che riguarda le grandi questioni dell’industria ligure a partire da Ferrania e i nodi irrisolti delle infrastrutture come il Terzo Valico e i nodi autostradali e ferroviari di Genova”. Per quanto riguarda la ripresa dello sviluppo, che segnala un ritmo di crescita più intenso della media del Nord Ovest e dell’Italia di un decimale di punto, secondo le previsioni la variazione per i prossimi anni non solo tende ad annullarsi nel 2007, ma rischia di stabilizzarsi su valori inferiori alle medie, in linea con il peggioramento del clima complessivo di fiducia e delle attese per i prossimi mesi già segnalato. Di qui la necessità di dare sostegno e forza alla crescita, attraverso l’intervento in quattro terreni cruciali quali le infrastrutture, gli incentivi mirati alle imprese, il rafforzamento dell’apparato industriale e la qualità e la stabilità del lavoro. “L’economia ligure non è ferma ed è in grado di reagire agli andamenti positivi di una timida ripresa a livello generale – conferma Anna Giacobbe, segretario generale CGIL Liguria -, tuttavia i segni del rallentamento che già registriamo ci dicono che anche gli andamenti positivi sono destinati a regredire se non si interviene sui nodi strutturali dell’economia della Liguria e sulle nuove criticità del mercato del lavoro”.