Vado Ligure. Verrà inaugurata ufficialmente oggi, alle ore 11, alla Refer Terminal di Vado Ligure, e alla presenza di tutte le autorità locali, una banchina intitolata a Raffaello Orsero, l’imprendiore savonese e terminalista scomparso dopo una lunga malattia lo scorso 1 settembre. Si tratta di una banchina collocata a Nord del Terminal, la prima che Orsero nella sua carriera ebbe in concessione. Grazie al suo insediamento con il terminale Refer e l’attività del gruppo “GF Group”, l’imprenditore è stato il grande protagonista della crescita e dello sviluppo dell’economia portuale, oltre ad essere impegnato in prima linea nella realizzazione del progetto Bofil a Savona. Orsero era presidente dal 1990 della Holding GF Group SpA, che raggruppa tutte le società di produzione, distribuzione, logistica e armatoriali da lui costituite in trent’anni d’attività imprenditoriale. Come già anticipato nel corso del Comitato portuale a pochi giorni dalla sua scomparsa, il comprensorio portuale di Savona-Vado gli dedicherà un “pezzo” del suo tanto amato porto vadese. Ecco un estratto dell’intervista rilasciata a Ivg.it da Cristoforo Canavese con un ricordo tutto speciale dedicato a Raffaello Orsero: “è un uomo che ha indubbiamente fatto moltissimo per questo comprensorio portuale. Ho conosciuto Raffaello Orsero nel 1976/77 quando sono entrato in porto e a Vado non esisteva neppure un capannone. Ho perso una persona che stimavo moltissimo e che mi ha aiutato anche con consigli e indicazioni disinteressate nel corso di questi anni di grandi cambiamenti per il porto di Savona-Vado. Sento soprattutto la mancanza della persona e dell’amico…Conoscendo il suo modo di fare ho anche la consapevolezza che Orsero ha lasciato una azienda solida, in ottime mani e che sta ulteriormente crescendo, esattamente come voleva lui. La famiglia e suoi collaboratori continueranno il suo lavoro secondo i suoi insegnamenti… Sentiamo si un grande vuoto per la sua scomparsa ma abbiamo la tranquillità di quello che ha lasciato e che andrà ancora avanti… Credo che il prossimo Comitato Portuale, il primo senza di lui, deciderà di lasciare un segno per ricordare questo suo membro, imprenditore e terminalista…”