Savona. Goran Lepojevic, montenegrino di 42 anni, è stato condannato a sei anni e nove mesi di reclusione. La vicenda di cui si era reso protagonista è stata rievocata ieri in tribunale a Savona. L’uomo era accusato di avere sequestrato in un’abitazione una trentenne che aveva conosciuto in discoteca, seviziandola e sottoponendola per quattro giorni a continui abusi sessuali sotto la minaccia di un coltello. I fatti risalgono al settembre del 2004, quando il montenegrino individua la sua vittima, originaria di Cengio, all’uscita di un locale e la convince a riceverlo nella sua abitazione a Lavagnola. Ma la serata si trasforma in un incubo. Violentata, aggredita, minacciata di morte, la trentenne non riesce a liberarsi del suo aguzzino; soltanto dopo quattro giorni trova il modo per uscire di casa a chiedere aiuto e grazie alla dettagliata descrizione dell’uomo i carabinieri del nucleo operativo riescono ad individuarlo a Savona e ad arrestarlo, ritrovandogli nelle tasche due coltelli di genere proibito. Il pm Alessandro Bogliolo e il difensore di parte civile Fabrizio Seghetti hanno ottenuto una provvisionale di 25 mila euro per i danni subiti dalla vittima e hanno chiesto che l’uomo, oggi agli arresti domiciliari, sconti la pena in carcere. La donna risente ancora, a distanza di tempo, del gravissimo trauma provocatole dall’accaduto.