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Articolo n° 5348 del 30 Novembre 2006 delle ore 09:15

Il consigliere della IV circoscrizione Briano scrive al Sindaco Berruti

In riferimento all’inderogabilità per quanto concerne l’intervento di bonifica, tanto auspicato della discarica in località Passeggi, non si può non fare rilevare che, in tale sito  furono scaricate per anni le scorie e/o ceneri prodotte dalla combustione di circa 50 t. di rifiuti solidi urbani giornalieri, (all’epoca, si precisa che non veniva fatta la differenziata) considerato che il 25/30% di ciò che entra ne esce sotto forma di scorie, si deve dedurre che circa 15 t. di ceneri giornaliere venivano scaricate in tale discarica.
Come è noto e come da autorevole parere del Prof. Federico VALERIO, dell’IST, peraltro consulente ambientale per la Provincia,  per un “moderno termovalorizzatore” (inceneritore dell’ultima generazione):” ..Dopo la termovalorizzazione dal 20 al 30% in peso di quello che entra nell’impianto lo si trova sotto forma di scorie e ceneri pesanti, tutt’altro che inerti come si vuol far credere, con l’aggravante che metalli e diossine, ancora presenti in queste ceneri, risultano più solubili e biodisponibili dei metalli e delle diossine che si trovano nei rifiuti prima della termovalorizzazione e producono rifiuti solidi altamente tossici che devono essere smaltiti con le dovute cautele” ed aggiunge:”….Dai camini non esce , come qualcuno crede, profumo di limoni. In base alle dichiarazioni pubbliche del vice Commissario di Governo per l’emergenza rifiuti della Campania, il costruendo termovalorizzatore di Acerra (garantisce), per chi abita nelle zone di ricaduta dei suoi fumi, qualcosa come 1.024 t. all’anno di anidride solforosa, acido cloridrico, polveri, ossidi di azoto ed una ventina di chili tra cadmio, tallio e mercurio”.
Pertanto, in considerazione che l’obsoleto inceneritore di Zinola, chiuso all’epoca  a seguito, anche, di un nostro esposto,   non possedeva, ovviamente, le caratteristiche di moderno  termovalorizzatore, quindi, maggior ragione sprovvisto delle adeguate tecnologie e, che, la cui combustione avveniva ben al di sotto dei  1200 gradi non permettendo l’abbattimento delle diossine, (tra l’altro si ribadisce non esisteva la raccolta differenziata dei R.S.U.), quindi molto più inquinante del termodistruttore sia per i fumi che per le ceneri e, certamente, è stata ed è, una enorme fonte di degrado ambientale a cui, finalmente, l’Amministrazione Comunale sembrerebbe che abbia recepito ed intenda assumere precisi provvedimenti in tal senso.
All’uopo, si auspica che il Sindaco Berruti concretizzi le Sue promesse elettorali, avviando tutti gli accertamenti necessari atti alla salvaguardia della salute pubblica.

Il Consigliere Capo Gruppo della IV Circoscrizione
Renzo Briano


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