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Articolo n° 5381 del 01 Dicembre 2006 delle ore 08:12

Incendio Joy, nessun testimone

Alassio. Nessun testimone per il rogo che ha distrutto la discoteca Joy di Alassio l’altra notte, durante la chiusura per turno del locale. Chi ha appiccato il fuoco ha agito indisturbato, approfittando del buio e del silenzio della zona al confine con Albenga dove Le Vele e l’Essaouira hanno sospeso l’attività per il periodo invernale. Proseguono le indagini dei carabinieri della compagnia alassina, coordinati dal comandante Geremia Lugibello. I militari si stanno basando sulle ricostruzioni logicamente più attendibili e sulle testimonianze dei proprietari, che hanno escluso di aver ricevuto indimidazioni o minacce da qualcuno. Appare comunque certa l’origine dolosa dell’evento ed è lecito ipotizzare che dietro ci sia più di una persona. Gli investigatori stanno battendo tutte le piste e non escludono che gli attentatori siano da ricercare tra clienti a cui era stato rifiutato l’ingresso in discoteca dagli addetti alla sicurezza; ipotesi questa che tuttavia è per ora ritenuta “possibile ma improbabile”. Intanto dai rilievi sulle “ceneri” del locale non sono ancora venuti alla luce inneschi o tracce di liquido infiammabile. Si sa che le fiamme sono partite da due punti interni alla cinta del disco-dinner, hanno avvolto i tendoni e hanno devastato la struttura risparmiando soltanto una parte dell’area ristorante. Un attentato incendiario misterioso quello del Joy che, per l’assenza totale di testimoni, rischia di rimanere a lungo un punto interrogativo.

Ecco com’è ridotta la zona del bar e la pista centrale

La zona ristorante è stata parzialmente salvata dai vigili del fuoco


» F. Lammardo

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