Savona. Bambini cattolici e di altre religioni “alleati†per realizzare il presepe. Una volta tanto il simbolo della natività di Gesù non entra nelle cronache per registrare le proteste dei non cristiani, ma per un esempio di abbraccio interreligioso che nasce dai più piccoli. “Un’improvvisata sartoriaâ€, la definisce Francesca Ottonelli, insegnante presso la scuola primaria “Colombo†di Savona descrivendo l’impegno degli alunni per la realizzazione degli abiti di “241 bottigliette di plastica, una per ogni bambino della scuola. Questo lavoro è stato svolto senza l’utilizzo di ago e filo, ma semplicemente incollando nastri, stoffe e bottoni. Come risultato abbiamo ottenuto coloratissime statuine per il presepe, una tradizione che nel mese di dicembre, crea una calda atmosfera natalizia nell’atrio della loro scuola, in centro città â€. Nel progetto sono state coinvolte le famiglie degli alunni, che, precisa la maestra Ottonelli, “hanno procurato il materiale che ogni bimbo ha messo a disposizione di tutti i compagni: con l’aiuto della fantasia, in un clima di amicizia, ognuno ha costruito il proprio pastorello, dimostrando come una delle nostre più belle tradizioni, nel rispetto delle diversità di cultura e religione, possa costituire un importante momento di gioia e di condivisione, in un autentico spirito natalizioâ€. La condivisione, dunque, sta alla base dell’iniziativa che ha coinvolto anche alunni di religione non cristiana. Infatti, conclude l’insegnante, “anche i bambini di altre religioni hanno potuto offrire il loro contributo, previa dichiarazione scritta da parte dei genitori. In generale, tutti hanno accettato la proposta, comprendendo come il nostro presepe, comune a tutte le classi e visibile nell’atrio della scuola, possa essere un simbolo di dialogo e di amicizia. I pupazzetti, del resto, avranno le braccia legate le une alle altre, come se si tenessero per mano. Questo è un messaggio a cui teniamo moltoâ€.