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Articolo n° 5411 del 02 Dicembre 2006 delle ore 07:59

Piano sanità ligure, Cisl denuncia mancata concertazione

Liguria. Critiche sono state avanzate sull’applicazione dell’accordo sul sistema sanitario ligure, siglato nel luglio scorso dai sindacati con la Regione, dai rappresentanti sindacali Cisl, Sergio Migliorini, segretario generale regionale, e Calogero Di Lucia, della segretaria generale, in merito alla mancata discussione del nuovo piano sanitario regionale, che doveva avvenire entro il 30 novembre. “In quell’accordo – ha commentato Migliorini – era previsto che entro il 30 novembre sarebbe stato discusso il nuovo piano regionale, ma ad oggi non siamo stati convocati. Inoltre per ora è stata applicata solo la parte relativa al piano di rientro e neanche per intero”. I rappresentanti sindacali hanno quindi puntato il dito contro l’operato dei due assessorati, Politiche Sociali e Sanità. “Vorremmo – hanno sottolineato – che la concertazione non si facesse solo nell’emergenza, ma anche nelle fasi di progettazione e programmazione del futuro. Chiediamo inoltre che gli accordi vengano rispettati”. Migliorini ha poi espresso giudizi negativi sulla delibera di giunta per i distretti socio sanitari, sull’utilizzo dell’istituto Brignole (ex Albergo dei poveri), sull’istituzione dell’agenzia regionale e sui ventilati nuovi ticket farmaceutici. In merito alla Rsa dell’Istituto Brignole, i rappresentanti sindacali Cisl hanno denunciato il sottoutilizzo della struttura, che è perciò in sofferenza, a fronte delle nuove convenzioni con le strutture private. “Ridondante e costosa” è stata invece definita la nuova agenzia regionale, istituita con un provvedimento legislativo per il coordinamento e lo studio della sanità ligure. Migliorini ha evidenziato che per la struttura sono stati assunti un direttore generale e 20 dirigenti con un costo annuale per i soli stipendi di 2 milioni di euro. “Altre Regioni invece – ha commentato – stanno smantellando queste agenzie, perché risultate antieconomiche. Non si capisce perché la Regione Liguria, in una situazione di scarse risorse, debba spendere tanti soldi che potrebbe destinare altrimenti a beneficio dei cittadini”. Infine sui ventilati ticket farmaceutici, da 2 a 6 euro per ricetta, Migliorini e Di Lucia si sono detti contrari, definendoli anche “un errore di strategia politica”.


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