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Articolo n° 5481 del 04 Dicembre 2006 delle ore 17:50

Legambiente: Savona agli ultimi posti nel riciclo rifiuti

Savona. Secondo un’indagine di Legembiente, è Savona uno dei Comuni liguri con la più bassa percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti: 21,75% è infatti il dato del capoluogo di provincia che si configura ben al di sotto del limite di legge del 35%. E’ invece Busalla il Comune della Liguria in testa alla classifica del riciclaggio dei rifiuti con il 50,52%, seguita da Ranzo (45,06%), Arenzano (38,49%), Camporosso (37,61%), Deiva Marina (36,96%), Terzorio (35,07%), Chiavari (34,57%), Santo Stefano (33,95%), Plodio (33,11%), San Lorenzo al mare (32,65%), La Spezia (26,80%), Savona (21,75%), Genova (14,05%), Imperia (13,83%). “La Liguria – sottolinea l’assessore all’Ambiente della Regione Franco Zunino – continua anno dopo anno adaumentare la percentuale relativa alla raccolta differenziata passata dall’11,7% del 2000 all’ attuale 20% circa. Un dato ben al di sotto comunque degli obiettivi previsti dal decreto Ronchi. Un dato che porta la Liguria ad essere la regione del nord Italia che differenzià di meno”. “E’ necessario intervenire perché si superi la cultura dell’usa e getta e si affermino nuovi stili di vita e modi di produrre che privilegino le attività di prevenzione (riduzione alla fonte), recupero e riciclaggio dei rifiuti – ha aggiunto Zunino – E’ necessario finanziare i comuni mettendoli nelle migliori condizioni possibili per affrontare al meglio la raccolta differenziata”. A tale scopo, come assessorato regionale all’ambiente sono stati messi a disposizione delle amministrazioni provinciali circa 1,7 milioni di euro nel 2005 e oltre 2 milioni nel 2006.


» Redazione

1 commento a “Legambiente: Savona agli ultimi posti nel riciclo rifiuti”
cobra ha detto..
il 6 Maggio 2007 alle 15:07

Poichè è fuori di ogni ragionevole dubbio che la racccolta differenziata dei rifiuti, oltre a rappresentare un beneficio e un segno di civilta’ per tutti, probabilmente è anche portatrice di GUADAGNO per POCHI.
Allora perchè non si incentiva questa iniziativa con SGRAVI FISCALI sulla TARSU, per TUTTI coloro che la praticano?
Dimostrando attenzione al posizionamento degli appositi contenitori e al loro pronto svuotamento, facendo attenzione a non sacrificare i gia’ scarsi parcheggi auto gratuiti.
Inoltre, per il buono esempio e per COMODITA’ IL SINDACO E TUTTA LA GIUNTA potrebbero farsi posizionare i contenitori davanti al portone di casa e non farli posizionare sempre ed in modo non coerente, insieme ai cassonetti tradizionali, fuori dal portone di coloro che la falce ed il martello li ritengono solo attrezzi di lavoro.

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