Boissano. Un tassista di 36 anni, M.T., che presta servizio a Loano, è stato trovato in possesso di un numero ingente di foto a sfondo pedopornografico memorizzate in un computer portatile, ma anche in cd rom, dischi esterni e pen drive. L’uomo, durante le soste tra una corsa e l’altra al volante del suo taxi, accendeva il notebook e “visitava” il suo repertorio di immagini riproducenti bambini nudi, spesso in atteggiamenti inequivocabili con adulti e sottoposti a terribili sevizie. Sulla base di alcune segnalazioni, i carabinieri hanno avviato lunghe indagini in borghese, osservando i movimenti dell’uomo in particolar modo nei pressi della stazione ferroviaria loanese dove era in attesa dei clienti e dove, quasi per ingannare il tempo, visualizzava la sua raccolta di materiale illegale. I sospetti si sono dunque trasformati in certezza ed i militari, su autorizzazione del procuratore Danilo Ceccarelli, hanno perquisito l’abitazione del tassista, a Boissano, rinvenendo 140 mila immagini a carattere pedopornografico, oltre a filmati e racconti di argomento incentuoso, il tutto archiviato su diversi supporti informatici. Gli uomini dell’Arma hanno così proceduto al sequestro del materiale ritrovato e dei quattro cellulari in possesso dell’uomo. E’ scattata infine la denuncia contro M.T., la cui posizione potrebbe aggravarsi se dalle indagini emergerà un suo ruolo nella diffusione e nello scambio delle immagini contenenti gli abusi ai danni di minori.