Albenga. E’ il momento del tradizionale bilancio dei segni lasciati dal maltempo, dopo le forti precipitazioni che hanno flagellato ieri il Ponente savonese. Se per fortuna gli smottamenti che si sono verificati sono stati contenuti e non hanno provocato interruzioni della viabilità , la Piana ingauna è tornata a fare i conti con l’allagamento dei terreni coltivati e la perdita dei raccolti. Gli agricoltori sono oggi al lavoro nei campi per salvare il salvabile. Secondo una prima stima i danni alle coltivazioni orticole e floricole ammonterebbero ad alcune migliaia di euro. “Non siamo ancora in grado di sapere che cosa abbiano provocato gli allagamenti dei terreni – fanno sapere dall’Ortofrutticola, dove di solito hanno immediato polso della situazione – Da lunedì si potranno dare dati precisi. In ogni caso ieri a notte inoltrata l’emergenza è rientrata e non abbiamo avuto notizia di disastri nelle coltivazioni”. “La perturbazione ha colpito soprattutto a monte. Nel mio Comune, Ortovero, ci sono stati allagamenti e disagi ma si è trattato di un’allerta temporanea. E’ anche un periodo dove coltivazioni a campo aperto nell’entroterra ce ne sono poche, fatta eccezione per le olive che, già aggredite dalla mosca olearia, erano ormai danneggiate” dice Osvaldo Geddo, amministratore comunale e direttore provinciale della CIA, che aggiunge: “Per quanto riguarda la Piana di Albenga, ho ricevuto segnali di allarme nella giornata di ieri ma non mi risultano danni gravi”. “Oggi non abbiamo avuto riscontro di situazioni preoccupanti – osserva Aldo Alberto, presidente provinciale della CIA – In base alle telefonate che ho ricevuto, tutto è rimasto sotto controllo, tranne casi particolari che verificheremo lunedì. Il dramma invece è delle temperature che continuano ad essere altissime creando problemi soprattutto ai ciclamini. E’ un caldo fuori stagione che produce danni sia dal punto di vista della sanità delle piante che delle opportunità di mercato”.