Borgio Verezzi. Hanno tentato il colpo all’interno dell’edificio comunale di Borgio Verezzi, ma è andata male. I malviventi, probabilmente più di due, si sono introdotti questa notte nei locali dell’ufficio anagrafe del municipio, arrampicandosi su una impalcatura per lavori posizionata sul lato dello stabile e raggiungendo gli interni attraverso una finestra. Una volta dentro, i ladri hanno tentato di smurare la cassaforte dell’ufficio preso di mira, ma dopo ripetuti e lunghi tentativi si sono accorti di non aver ottenuto alcun risultato ed hanno rinunciato allo scopo. Quindi si sono dileguati in tutta fretta, riuscendo a portare via soltanto 30 euro trovati in un cassetto. Nessuno degli abitanti della zona ha avvertito rumori né si è accorto di movimenti sospetti. Questa mattina, intorno alle 7,30, alla riapertura della casa comunale, un impiegato si è reso conto che la porta d’ingresso dell’ufficio anagrafe era stata forzata e che sul pavimento erano ancora sparpagliati otto o nove arnesi da scasso. Senza esitazione ha avvertito le forze dell’ordine. “I ladri non miravano ai soldi ma alla carte d’identità e ai documenti. Non hanno rinunciato al colpo perché disturbati da qualcuno, ma hanno desistito di propria iniziativa dopo aver capito di non poter raggiungere il contenuto della cassaforte a muro” ha detto il sindaco di Borgio, Giovanni Vadora. Gli intrusi non hanno portato via nient’altro che lo scarso bottino in denaro racimolato, senza toccare computer o altro materiale, segno che era loro intenzione puntare sui documenti di identità rinchiusi nell’armadietto blindato, facilmente smerciabili nel circuito dei documenti falsificati destinati ai clandestini. Dell’episodio si stanno occupando i carabinieri della Compagnia di Albenga, coordinati dal comandante Roberto Valvano. I rilievi effettuati dagli specialisti della Scientifica hanno già portato alla luce numerose tracce organiche ed impronte digitali, che fanno bene sperare gli investigatori per l’individuazione fattiva dei responsabili.