Savona. E’ iniziato con un minuto di raccoglimento in ricordo dell’imprenditore savonese Raffaello Orsero l’assemblea di tutti gli operatori portuali di ieri pomeriggio che si è svolta all’Unione Industriali di Savona, con in testa Isomar e l’Unione degli Utenti. Al centro dei dibattito ancora i danni provocati dall’onda anomala al terminal auto, il cui inventario è in fase di elaborazione definitiva. L’assemblea ha sviluppato una fotografia del comprensorio portuale di Savona Vado e come dalla sua crescita dipenderanno i futuri cambiamenti economici e non solo della Provincia di Savona: dal settore crocieristico con Costa Crociere che nel 2007 punta a 700 mila passeggeri, al traffico merceologico fino al grande progetto della piattaforma container di Vado Ligure con il master plan del nuovo waterfront che ridisegnerà il litorale costiero vadese per attutire l’impatto del nuovo terminal di Maersk. Dalla foce del Segno e il fortino di San Lorenzo, l’attuale parcheggio dei camion lascerà spazio ad una piazza spettacoli da 1.500 posti, un mini-porto turistico sul nuovo molo di levante, all’altezza della foce del torrente Segno, oltre ad una piscina coperta. Queste le linee guida del progetto che si è aggiudicato il concorso bandito dal Comune di Vado Ligure, vinto dal team genovese di Paolo Francesco Cevini con uno studio in piazzetta Chighizola 1. Positivi i giudizi del Presidente della Port Authority Canavese sulla legge finanziaria che, oltre al finanziamento necessario per la piattaforma vadese, ha messo in campo l’autonomia finanziaria delle autorità portuali, con cui il comprensorio portuale di Savona-Vado punta per recuperare margini di competitività rispetto agli scali spagnoli e francesi.