Savona. Aria di chiarimenti sul progetto della Margonara. Eppur si muove: ci sono segnali che preannunciano un orientamento definitivo. Il Comune di Savona si pronuncerà entro gennaio sul porto turistico, esprimendo un indirizzo che dovrà essere recepito dalla Port Authority, responsabile del procedimento amministrativo dell’opera. La decisione è fortemente attesa soprattutto per capire se la torre-faro dell’architetto Fuksas avrà un futuro o rimarrà invece nel repertorio delle idee molto dibattute. Il sindaco Federico Berruti ha così invitato la giunta ed il consiglio ad esprimere un orientamento di massima, che deciderà le sorti del grattacielo nel quale qualcuno fra i detrattori ha ravvisato “un gigantesco fallo” o “una banana alta 120 metri”. Berruti si è definito un “notaio che registra le posizioni”, dentro e fuori dalla maggioranza, ma anche fuori dal palazzo. E sul suo taccuino annota il lungo elenco dei contrari. Senza dimenticare che la Margonara è argomento stalciato dall’occordo elettorale che ha portato il centrosinistra al governo di Palazzo Sisto. No di Rifondazione, no dei Verdi. Qualcuno nella Margherita nicchia, ma potrebbe fare saltare i voti al momento opportuno. Insomma, una spina nel fianco per il primo cittadino, il quale non può che persistere su posizioni attendiste. Come se non bastasse, ad incoraggiare il fronte del no sono piovute le affermazioni del sottosegretario al Ministero dell’Ambiente Laura Marchetti, che in merito alla torre Fuksas ha detto: “Prima che si realizzi è necessario che il progetto esecutivo passi al vaglio del ministero dell’Ambiente, come stabilito nelle prescrizioni che accompagnano il parere favorevole di compatibilità ambientale dato nel 2005. Il mio impegno, ora, è quello di vigilare affinché la fase esecutiva non si traduca in una delle tante aggressioni al paesaggioâ€. Intanto Forza Italia ha fatto sapere di non volere esprimere opinioni sul caso Margonara, finché non sarà possibile conoscere direttamente e ufficialmente il progetto, e del resto il vespaio si è scatenato esclusivamente intorno all’elaborato presentato da Fuksas all’Unione Industriali, a giugno. Il portavoce degli azzurri savonesi Emilio Barlocco ha però già sottolineato che Forza Italia non è d’accordo con l’eventualità di un referendum: “L’idea che questo progetto possa essere sottoposto a referendum è assolutamente abnorme e pertanto assolutamente non condivisibile. Attraverso la procedura del referendum per un tale argomento, non si riuscirebbe mai più a costruire alcuna opera pubblica, per la semplice ragione che andrebbero a votare soltanto i contrari”. Favorevole invece all’innalzamento della torre-faro si è dimostrato l’architetto Giorgio Rossini, sovrintendente per i Beni Architettonici e per il Paesaggio della Liguria, che in un’intervista ha dichiarato: “Sono favorevole ai grattacieli sulla costa, naturalmente in casi eccezionali. Penso al progetto dell’architetto Fuksas per la Margonara. Quella è un’area degradata, praticamente all’interno del porto di Savona. E’ un progetto che caratterizza in positivo. L’unica cosa è l’altezza, forse un po’ esagerata: ci vorrà una spuntatina”.
Sarà bello invece, il vecchio ospedale in pieno centro,la ex metalmetron il degrado che regna in città …veramente bello…e ponendo che non sono un sostenitore di Berruti o dei nostri politici…..NOn é un difetto avere un minimo di cultura universitaria e moderna…La classe imprenditoriale é quella che vi da lavoro…non dimenticatelo..invece di star sempre a criticare!!!!
La classe imprenditoriale moderna rastrella soldi statali, si fa sovvenzionare “le grandi opere” dallo stato, si raddoppiano lo stipendio e dimezzano i dipendenti.
Ciao
caro Frab,
sarebbe bello, invece, che tu avessi frequentato almeno la “terza classe” piuttosto che la “classe imprenditoriale”: ma come diavolo li costruisci i periodi?
Torna a SQUOLA (magari in una di nuova costruzione, progettata da Bofil o Fuksas) e poi ne parliamo di classe operaia e di classe dirigente.
Con affetto.
Gianni
Sta iniziando la campagna contro i “”CONTRAS””” alla quale io orgogliosamente appartengo.
1) Prima abbiamo visto chi difendeva i suoi futuri interessi, http://www.uominiliberi.eu/dicembre/rossi.pdf
(vedi anche: http://www.uominiliberi.eu/ MARGONARA e i 5000 posti di lavoro)
e cercava di accusarci di non essere favorevoli alla sviluppo di Savona e contrari alle opportunità di lavoro per i giovani savonesi. Quando si vogliono dare dei numeri bisogna presentare uno studio serio; con elencati i vantaggi e anche gli svantaggi.
Ai 2.000 componenti gli equipaggi della flotta della Margonara, ci sarà anche da considerare l’ eventuale indotto ( Donnine & Company, spacciatori, venditori di alcolici, addetti al rifornimento per i distributori di profilattici ), che non sono in grado di quantificare.
Moltissimo lavoro, verrà svolto da imprese di pulizia, sicuramente società a capitale savonese, ma che utilizzeranno personale in grado di svolgere quel tipo di lavori. ( che solitamente, come si dice, è rifiutato dagli Italiani).
Certamente, anche una parte cospicua, sarà svolto da personale tecnico amministrativo savonese, per il regolare svolgimento di porticciolo e grattacielo.
Qualcuno, prima di raccontarci la solita barzelletta delle opportunità per Savona, ci vuole mettere seriamente al corrente di quante e quali saranno queste opportunità ? E la smetta di additarci come nemici del progresso e della resurrezione di Savona.
Savona, se andiamo avanti di questo passo, non la resuscita nemmeno il Padre Eterno.
2 ) Pochi giorni addietro la CDL ha chiesto di conoscere bene il progetto, prima di pronunciarsi in merito a quell’ opera. http://www.ivg.it/index.php/2006/12/08/torre-fuksas-cdl-contraria-allipotesi-referendum/
Molti savonesi invece, sono già ben consapevoli, a chi andranno i vantaggi economici.
3 ) Oggi ci troviamo di fronte ad un altro attacco:
http://www.savonanotizie.it/scheda.php?idart=6862
http://www.focl.it/chi_siamo.php
è forse una vendetta, contro i box di via Ottaviano; anche questi inseriti tra le opere di preminente interesse savonese?
Cordiali saluti
antonio gianetto ( del nefasto gruppo della “Compagna dei Contras” di Savona.
cosa ho sbagliato li scusi? non vedo errori di ortografia e comunque era un flux of consciousness (conosce joyce, wolf ecc.), cioé una risposta rapida..quello che mi passava per la testa…tanto si fanno sempre parole parole e niente di concreto a Savona…mi dispiace non sarebbe troppo male come città ..ma farsi un futuro é impossibile con certe idee
Saluti
Ah…sono laureato anche io… e fiero di esserlo!!!
Amministratori pubblici a confronto.
Trovato su: http://eddyburg.it/article/articleview/7389/0/13/
n.35, 30/9-6/10/2006 – Il Piano di Soru
Vincendo avversari esterni e resistenze interne la Regione Sardegna ha approvato il suo piano paesaggistico. È un tassello importante di un disegno ambizioso, visto con terrore e tremore dai paladini di uno “sviluppo†basato sul mattone e sulla privatizzazione del bene comune per eccellenza, il territorio .La premessa del piano paesaggistico è semplice, e Renato Soru non ha mancato di enunciarla in ogni sede. Ciò che resta del paesaggio della sua terra è un bene che non può essere dissipato nell’interesse di pochi, ma deve essere custodito per uno sviluppo basato sulla messa in valore delle qualità (paesaggistiche, culturali, sociali) del territorio. Occorre perciò difenderlo da ogni mercificazione, facendo leva sui poteri della Regione e sulla comprensione da parte dei cittadini dei loro reali interessi. E occorre sviluppare un turismo diverso da quello dei villaggi chiusi e delle seconde case: rispettoso dei luoghi e della loro cultura, che stimoli la ripresa delle tradizioni e dei mestieri locali, che diventi, attraverso la conoscenza, propaganda dei luoghi e dei popoli.
Sostenibilità significa responsabilità verso i posteri. E Soru si affanna a ripetere: ciò che i nostri avi ci hanno lasciato intatto abbiamo il dovere di lasciarlo intatto per i nostri posteri. In questa luce è stato formato il piano paesaggistico. Per ora regola i territori costieri, con tutele variabili secondo le caratteristiche proprie dei siti e degli elementi che li compongono. Entro pochi mesi verrà completato per l’intero territorio.
Coraggiosamente il piano cancella decine di milioni di metri cubi previsti dai piani comunali lungo la costa. Un accurato rilevamento di tutte le categorie di beni paesaggistici (dalle dune ai centri storici, dai boschi ai nuraghi) e un’intelligente lettura dei diversi paesaggi che compongono il territorio sardo sono stati la premessa di un piano che,mentre sottopone a tutela fin da subito i beni d’interesse nazionale e regionale, è aperto alla collaborazione delle pianificazioni locali per approfondire, precisare, proseguire ai livelli sottordinati la ricognizione e la tutela attiva del patrimonio comune.
Buongiorno,
la torre Fuksas fa schifo. Punto e basta.
Ma perchè dobbiamo rassegnarci a queste schifezze architettoniche, allo stesso modo in cui ci rassegnamo al vento che spira sempre in città ?
L’altro poi, che dice di fare “il notaio che registra le posizioni”. Invece di fare il sindaco-notaio, torni pure a fare il commercialista-professorino-bocconiano, visto che in politica traballa.
Saluti.
Gianni