Cisano sul Neva. Comparirà domani davanti al giudice per le indagini preliminari e sarà interrogato dal sostituto procuratore Alessandro Bogliolo. Carlo Ciccione, il commercialista cinquantasettenne arrestato martedì scorso dalla tenenza ingauna della Guardia di Finanza, è accusato di avere distratto ingenti patrimoni riconducibili ad alcune società , ora non più operanti e fallite, di cui risultava rappresentante. Bancarotta fraudolenta ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, questi i principali reati contestati. Il ragioniere-imprenditore avrebbe falsificato i bilanci di quattro società per battere cassa presso gli istituti di credito, utilizzando un meccanismo di giroconti per far transitare beni patrimoniali da una ditta all’altra. Nel mirino degli investigatori, impegnati in tre anni di indagini, sono finite tre società a marchio “Cibiemme” attraverso cui si realizzava il giro di fatture false, vale a dire Cibiemme Motors, Cibiemme Team e Cibiemme Italia; una quarta società nata per la gestione di un supermercato, la Valleggia Ingrossi, sarebbe a monte della vera e propria bancarotta fraudolenta. Salito alla ribalta per i suoi successi in campo automobilistico sotto l’egida della Bmw, in un susseguirsi di successi che lo spingevano ad esigere sempre di più, secondo la stima delle fiamme gialle e gli accertamenti dell’agenzia delle entrate Carlo Ciccione avrebbe danneggiato i creditori per circa sedici milioni di euro. Il commercialista si trova ora rinchiuso nel carcere di Imperia in attesa di comparire davanti al magistrato e il suo difensore, l’avvocato Franco Vazio, chiederà la revoca immediata della misura cautelare.