Savona. Mentre la Regione Liguria ha dato il primo ok per l’insediamento di attività commerciali e artigianali, si aspetta solo la decisione del Consiglio sul Testo Unico delle attività produttive approvato in commissione, resta difficile la situazione ambientale nelle ex aree della Metalmetron di Savona. Di fatto, la bonifica ambientale a seguito del sequestro dell’area disposto dalla procura savonese, procede a rilento. Allarmante, come ha sottolineato lo stesso sostituto procuratore Alberto Landolfi, la situazione di alcuni liquami nocivi presenti nelle vasche utilzzate per lo stoccaggio di pezzi automobilistici, sostanze tossiche che pottebbero essere defluite nel sottosuolo: insomma un degrado persistente della Metalmetron, abbandonata in questi mesi, e una bonifica che nella spstanza deve ancora iniziare. “Una volta completata la bonifica con tanto di certificazione, dovrà ricominciare anche l’iter per stabilire in dettaglio le tipologie di attività che dovranno insediarsi nell’area – ha dichiarato a Ivg.it il Presidente provinciale della Confesercenti di Savona Francesco Zino – Noi non vogliamo la Metalmetron così com’e’, in questo status di degrado e pericolo ambientale per la città …Ok ad insediamenti artigianali o il progetto di un albergo, ma ribadiamo ancora una volta il nostro secco no all’ipotesi del centro commerciale da 12 mila metri quadri e 5 mila di retro, una mazzata troppo grande per i piccoli e medi commercianti ed esercenti savonesi”.