Aggiornamento ore 12:00. Dalle ore 06.00 di questa mattina è in corso una vasta operazione, in diverse regioni del centro-nord d’Italia, del Nucleo di Polizia Tributaria Gruppo di Investigazione sulla Criminalità Organizzata e Sezione Antidroga della Guardia di Finanza di Genova, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Operativo, Comando Provinciale di Livorno, per l’esecuzione di 13 ordinanze di custodia cautelare in carcere e numerose perquisizioni nei confronti di soggetti italiani e marocchini appartenenti ad un’organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Nel corso delle indagini, sono stati sequestrati, in totale, circa 800 chilogrammi di hashish proveniente dal Marocco e dalla Spagna, destinati principalmente in Liguria, Toscana, Piemonte e Lombardia. Nel maggio di quest’anno furono sequestrati a Cuneo 150 chili di hashish, occultati a bordo di un camion con targa spagnola ed altri piccoli carichi trasportati a bordo di autovetture che avevano passato la frontiera di Ventimiglia o che erano giunte al porto di Genova con navi passeggeri di compagnie di navigazione marocchine; il sequestro più importante è stato effettuato, sempre a maggio, proprio a Genova, dove i finanzieri hanno fermato sull’autostrada, in località aeroporto, un furgone guidato da un giovane livornese, sul quale si trovavano ben 487 chilogrammi di hashish, che sarebbero serviti a rifornire in parte il mercato genovese e in parte la piazza di Livorno. L’ultimo sequestro è stato portato a segno agli inizi di novembre, quando le Fiamme Gialle hanno fermato, al porto di Genova, un marocchino appena sbarcato dalla motonave della Comanav, proveniente da Tangeri; a bordo della sua autovettura, l’extra-comunitario aveva nascosto 27 chilogrammi di hashish. L’operazione, denominata “Mechanix-5â€, è iniziata partendo dalle preziose informazioni ottenute durante i regolari e quotidiani controlli in diverse località liguri e della Provincia di Savona tese a contrastare l’attività dei cosiddetti “pushers†locali. Il valore dello stupefacente sequestrato in totale si aggirerebbe intorno a 1.800.000 euro, ma una volta venduto, avrebbe potuto fruttare ai malviventi oltre 12.000.000 di euro. Nell’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Genova, sono stati impegnati circa una quarantina tra finanzieri e carabinieri, che hanno operato anche nel blocco di conti correnti e possidenze patrimoniali utilizzati dall’organizzazione, oltre al sequestro di 6 autovetture, 1 autoarticolato, un furgone, 16 telefoni cellulari con relative schede e 3.000 euro in contanti frutto dell’attività di spaccio.