Regione. La Giunta Regionale ha stanziato 400 mila euro per la salvaguardia e la valorizzazione dell’ambiente e della biodiversità ligure. “Le direttrici di intervento sono tre – spiega l’assessore all’ambiente della Regione, Franco Zunino – Iniziative di ripristino di alcuni habitat prioritari, apposizione di segnaletica lungo percorsi naturalistici di pregio e misure di gestione a difesa delle attività zootecniche nelle zone della Liguria in cui è ricomparso il lupo”. L’asse di intervento più consistente, 250 mila euro, riguarda la conservazione di habitat di interesse comunitario che ospitano specie rare e necessitano di appropriate misure di gestione. Il progetto più importante, primo nella graduatoria regionale, sarà realizzato dalla Provincia di Savona per tutelare una zona umida che ospita l’habitat prioritario “stagni temporanei mediterranei†presente in Comune di Albenga nel Sito di Importanza Comunitaria di Monte Acuto-Rio Torsero. Tale area è di particolare importanza anche per il mantenimento della popolazione della tartaruga palustre “endemica Emys orbicularis ingauna†per i cui progetti di tutela regionali e provinciali è stato conferito proprio quest’anno dal WWF l’importante riconoscimento del Panda d’Oro. Gli altri interventi finanziati su questo asse riguardano ancora la tutela delle zone umide (Comune di Casarza, Comunità Montana Alta Val di Vara, Parco dell’Antola, Parco del Beigua), e gli habitat colonizzati da specie protette come il fillodattilo (Parco di Portovenere) ed i chirotteri (Comune di Millesimo). Per il finanziamento della segnaletica la Regione ha investito invece 125 mila euro. I pannelli da installare, alcune centinaia, hanno carattere informativo ed insieme educativo sui molteplici valori naturalistici presenti nella Rete Natura 2000 ed accompagneranno il cammino dei tanti escursionisti che attraversano la Liguria lungo percorsi ambientali di pregio di 23 Enti Locali, interessati da siti idi importanza comunitaria ed aree protette. Uno studio, finanziato con 25 mila euro, coinvolgerà infine Regione, Parco dell’Antola e Parco dell’Aveto sulle ragioni della ricomparsa in Liguria di esemplari di lupo. Obiettivo principale dell’indagine che coinvolge tutti gli enti che possono avere competenza in materia e che sviluppa la collaborazione anche con le regioni limitrofe è quello di definire un modello di convivenza tra fauna selvatica ed uomo, con particolare riferimento all’attività zootecnica, mettendo al riparo quest’ultima dall’incursione indesiderata di predatori. Questi progetti gestionali rappresentano la continuazione del vasto programma di valorizzazione della Rete Natura 2000 in Liguria inaugurato con la programmazione comunitaria 2000-2006 e proseguito grazie a fondi regionali.