Savona. La segreteria provinciale di Rifondazione comunista interviene su alcune esternazioni manifestate di recente sulla delicata questione dei PACS. Lo strale, come prevedibile, è diretto contro Massimo Colombo, componente del collegio regionale di garanzia del partito di Bertinotti (leggi la lettera). “Colombo, è bene sottolinearlo, si occupa principalmente di verificare i bilanci ed i conti consuntivi del partito ed è quindi un po’ una forzatura autodefinirsi ‘dirigente regionale’ – esordisce al vetriolo Marco Ravera, segretario provinciale del PRC – La sua è una posizione integralista in netta contrapposizione a quella del partito, e a mio modo di vedere lesiva della immagine pubblica di Rifondazione, su un argomento non certo marginale come quello dei diritti. Non certo un tema ‘lasciato’ alla libertà di coscienza. La difesa e la conquista dei diritti in ogni ambito rappresentano un punto centrale della politica del nostro partito. Non capisco perché dovremmo lottare per il diritto allo studio, per il diritto alla casa, per il diritto al lavoro, per il diritto alla pensione, ma fermarci di fronte ai più elementari diritti delle persone. Per questo anche i PACS rappresentano una priorità “. Prosegue Ravera: “Colombo con le sue dichiarazioni si colloca non tra le fila del cattolicesimo democratico, del cattolicesimo ‘progressista’ se mi si passa il termine, ma dell’integralismo cattolico, quello che, per ultimo, ha negato i funerali a Pier Giorgio Welby”. Nei prossimi giorni Colombo verrà convocato dalla dirigenza provinciale di Rifondazione “per chiarire – spiega Marco Ravera – se si sente ancora parte di un partito che difende tutti i diritti oppure no”.