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Articolo n° 6141 del 29 Dicembre 2006 delle ore 08:21

Savona, dagli occupanti di piazza Bologna il no al progetto Fuksas

Savona. Fronte comune nella lotta contro la cementificazione: il cavallo di battaglia degli occupanti di piazza Bologna è diventato il no alla torre-faro ideata da Fuksas. I malumori di fronte all’eventualità degli stravolgimenti urbanistici si sposano così con i sentimenti di ribellione del collettivo Barricata, che da oltre dieci giorni ha occupato, con tolleranza delle istituzioni, i locali dell’ex mercato rionale di Savona. Ieri sera in un’assemblea pubblica il consigliere comunale di Rifondazione Sergio Lugaro ha illustrato ai ragazzi il progetto del porto turistico della Margonara, sollecitando i sentimenti ambientalistici nella platea. All’incontro hanno partecipato anche Giancarlo Poddine di Italia Nostra e Giorgio Barisone della Confesercenti, entrambi di Rifondazione. Così i giovani dell’esperimento centro sociale hanno individuato un concreto motivo di lotta, che li vedrebbe schierati con una buona parte della cittadinanza. Un modo per rimpicciolire anche i problemi legati strettamente all’occupazione: gli abitanti di Villapiana hanno avviato una raccolta di firme per porre fine a rumori e schiamazzi portati dall’insediamento del collettivo, a dimostrazione che comincia a serpeggiare il malumore verso un’occupazione sinora soltanto tollerata. Ma tra i ragazzi l’intenzione è quella di limitare il “disturbo” al vicinato, abbassando la musica ed evitando occasioni di scontro a favore del quieto vivere. Quello che interessa ora ai giovani occupanti è diventare parte attiva del dibattito cittadino. E la prima presa di posizione è un no secco al progetto della Margonara e ad ogni forma di cementificazione.


» Felix Lammardo

4 commenti a “Savona, dagli occupanti di piazza Bologna il no al progetto Fuksas”
antonio gianetto ha detto..
il 29 Dicembre 2006 alle 15:57

Se questi giovani si comporterranno civilmente e non creeranno problemi agli altri cittadini, siano ben accetti tra i cosidetti ” Contras “.
Già vedo che sono partite le prime lamentele e me ne dispiace, perché ogni scusa è buona per offenderli ed emarginarli, e questo contribuirrà, a renderli aggressivi, ed è questo che alcuni vogliono per poterli mettere in cattiva luce; in questo modo anzichè aiutare, i tanti che oggi stanno lottando contro il progetto Margonara, li danneggeranno e faranno il gioco dei cementificatori.
http://www.ivg.it/index.php/2006/12/28/savona-occupazione-piazza-bologna-petizione-contro-i-rumori/#postcomment
Ma soprattutto non si facciano strumentalizzare dalla politica, Savona non ha bisogno di politici, ha soltanto bisogno di ottimi amministratori, e questi bisogna andarli a trovare tra le tantissime persone capaci che abbiamo a Savona e non nelle sedi dei partiti.
Io sono anziano, da tempo aspettavo che i Nostri ragazzi, si prendessero le Loro responsabilità ed entrassero, a pieno titolo, nelle decisioni per la difesa della loro terra, avevo quasi perso ogni speranza; poi ho visto i giovani al convegno ” salviamo la nostra costa” adesso altri giovani si stanno facendo avanti.
Forse, per Savona, qualcosa sta cambiando.

frab ha detto..
il 30 Dicembre 2006 alle 09:47

Spero vivamente che i giovani di savona non siano tutti cosi….se no stiamo freschi va!!!
Comunque se si vuole socializzare non si deve per forza occupare luoghi pubblici,ci si puo incontrare come fanno tutti i cittadini normali!!!Ma si tanto ormai in Italia si puo far quello che si vuole senza essere puniti….

antonio gianetto ha detto..
il 30 Dicembre 2006 alle 13:53

una volta c’erano le Case del Fascio, poi le Case del Popolo, adesso non abbiamo neppure i gabinetti pubblici.
A non esser puniti sono anche gli evasori, i politici corrotti, i bancarottieri, i falsificatori di bilanci, eccetere eccetera!

i ragazzi del centro ha detto..
il 30 Dicembre 2006 alle 14:03

Parlo a nome del collettivo “Barricata” di piazza Bologna. Volevamo rispondere ad alcune questioni relative alla presenza del centro.
Per prima cosa vorremo scusarci per il disturbo arrecato ai condomini delle zone limitrofe ricordando che l’armonia tra noi del centro e il quartiere è di vitale importanza per aver la possibilità di operare nel sociale, dimostrando che le nostre intenzioni vanno oltre ai “liberi divertimenti”.
Cercheremo di diminuire il rumore limitando le serate aperte al pubblico. La musica si protrarrà entro i termini del regolamento condominiale, tranne nel fine settimana che si protrarrà sino alle ore 2 come deciso dal collettivo in assemblea.
Limitando le serate aperte a tutti si eviterà l’intensificazione della zone nel rispetto dei diritti dei lavoratori. Restando in tema lavorativo volevamo rispondere a chi si è chiesto che tipo di ruolo nella sociètà abbiamo. Molti di noi studiano, altri lavorano, altri ancora lavorano e studiano, trovando il tempo anche di mandare avanti il centro. Questo per smentire le vostre supposizioni, dove siamo stati paragonati a “parassiti della società” dimostrando ancora una volta che la maggior parte delle persone parla senza sapere, senza conoscere, e oltretutto avendo anche paura di conoscere. Queste persone sono vivamente invitate a partecipare civilmente alle nostre riunioni informative che verranno rese note al pubblico anticipatamente.

I ragazzi del centro sociale “BARRICATA”

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