Ponente. “Soddisfazione per i passi avanti che la Liguria e che il Ponente ligure hanno fatto in questi anni” ed ottimismo per il futuro. Sono questi gli elementi portanti del bilancio che l’on. Claudio Scajola, leader di Forza Italia in Liguria, ha presentato oggi sulla situazione della regione.Il raddoppio della ferrovia nel Ponente ligure, la costruzione di nuove bretelle e soprattutto una nuova autostrada Albenga-Carcare-Predosa sono le chiavi per migliorare il trasporto in Liguria. E’ quanto sostiene l’on. Claudio Scajola che oggi ad Imperia ha voluto fare il punto sulla situazione nella regione. “Con il raddoppio della ferrovia – ha detto Scajola – il ponente ligure esce da un isolamento storico. Una tratta è già funzionante (Ospedaletti-San Lorenzo); i cantieri da San Lorenzo ad Andora procedono a ritmo serrato; la progettazione esecutiva del tratto Andora-Finale Ligure è terminata. Questo significa un collegamento veloce per le merci con la Francia, la Spagna ed il Portogallo. Questa tratta di ferrovia è quindi il naturale collegamento con il terzo valico”. “Senza questa ferrovia – ha aggiunto – è impossibile muoversi nel ponente ligure. E’ impossibile preventivare un allargamento dell’autostrada e quindi abbiamo il problema di rendere mobile la comunicazione nel territorio con una ferrovia veloce per scaricare dal traffico pesante l’autostrada e poi di costruire le bretelle, come la statale 28 e la statale 20, e con assoluta urgenza la Albenga-Carcare-Predosa, che di fatto sarebbe un raddoppio della tratta tra Albenga e Genova per il traffico verso il nord Italia. Questa è una delle priorità che va messa in cantiere”. Il raddoppio della ferrovia, inoltre, porta con sé, secondo Scajola, anche un aspetto importante dal punto di vista turistico. “Le aree dismesse dalla ferrovia – ha spiegato – sono una opportunità di rilancio turistico unico: un percorso sul mare che da Ospedaletti arriva a Finale Ligure, 70 chilometri di pista pedonale e ciclabile, la più lunga d’ Europa, dove si possono sviluppare iniziative di carattere turistico formidabili”. “La Liguria – prosegue l’Onorevole – è cresciuta. Si sono messe le mani ad una buona collaborazione, al di là delle diverse collocazioni politiche, con le amministrazioni locali per far crescere il nostro territorio. Ci sono tantissimi dati significativi di come ci si è mossi in maniera positiva: cifre stanziate considerevoli, 9650 milioni sono arrivati negli ultimi cinque anni in Liguria, paragonabili, adeguandoli al valore dell’inflazione, ai finanziamenti avuti dalla Liguria nei 100 anni precedenti. I posti di lavoro salvati o i nuovi posti di lavoro creati in Liguria sono stati ben 12700”. “Si è parlato in questi giorni sui giornali – ha aggiunto – di un dato che pone la Liguria tra le regioni del sud del nord Italia. E’ vero, ma questi dati si riferiscono non ancora ai risultati positivi che emergeranno dai finanziamenti e dalle opere in corso ed è vero che c’é una differenziazione nel progresso economico del nostro territorio fra il Ponente ed il genovese. Le ultime indagini statistiche pongono il Ponente come la provincia che ha tra la maggior crescita di Pil in Italia, mentre c’é una maggior sofferenza dovuta ad un ritardo della trasformazione dell’economia genovese”. “Complessivamente – ha concluso Scajola – questa è una regione in crescita. Sul Ponente ci sono stati risultati tangibili, con il tasso di disoccupazione fra i più bassi delle province italiane. Su questi elementi c’é stata una modificazione, spinta dall’impegno del Governo Berlusconi, perché ci fosse una trasformazione della politica di sviluppo del territorio. Una più forte attenzione verso una regione che aveva sofferto troppa lontananza dal resto nord Italia e da Roma”