Varazze. Corsi di formazione nel settore della cantieristica navale presso i cantieri Baglietto di Varazze. Un’opportunità di crescita e di inserimento nel mondo del lavoro per nuove generazioni di tecnici e ingegneri. L’idea è stata rilanciata dal comitato di quartiere “Ponente varazzino e dintorni” e della sua concretizzazione se ne sta occupando il vicesindaco Alessandro Bozzano, che dovrà trovare accordi con l’azienda e con gli enti autorizzati a dare il necessario supporto finanziario. E’ una delle prospettive che dimostra l’attuale dinamicità della storica area cantieristica di Varazze. Il sito sta svolgendo un percorso di adattamento alle nuove esigenze del Gruppo Camuzzi, attuale proprietario dei cantieri. Data l’imminente riqualificazione dell’area post-industriale e l’entrata in funzione a pieno regime del moderno Porto Turistico Marina di Varazze, si impogono decisioni che cambieranno la produzione. Saldatura e battitura delle lamiere in alluminio per la realizzazione degli scafi non saranno più eseguite in loco per via dell’inquinamento, dovuto sia all’operazione di saldatura stessa, sia all’inevitabile rumore del processo di lavorazione (i capannoni sono adiacenti alle abitazioni). La proprietà ha quindi deciso lo spostamento di questa produzione in altra sede, programmando di rimpiazzarla con altri lavori di finitura sulle navi di lusso. “Se consideriamo che la produzione è passata da una a tre barche anno, e si prevedono quattro per il prossimo, i conti sono presto fatti; la mano d’opera impiegata rimarrà più o meno costante, considerando anche la diversificazione operativa programmata: rimessaggio, manutenzione, darsena ad uso privato dei clienti, hotel di lusso, museo, caserma per i vigili del fuoco e, soprattutto, una nuova società del gruppo, la Camuzzi Engineering, ospitata al secondo piano della palazzina uffici, che già impiega sei ingegneri, tre architetti e undici tecnici disegnatori” spiegano dal comitato di quartiere. I capannoni saranno ristrutturati, seguendo le precise richieste della Regione e del Comune, per potersi meglio inserire nel nuovo contesto del ponente varazzino, ricavando anche una galleria larga circa quattro metri, sotto i capannoni e fronte strada Aurelia, per consentire un migliore inserimento del Porto Marina di Varazze nel flusso turistico economico della città . A questo proposito il consiglio direttivo del comitato osserva: “L’intervento, com’è facile immaginare, richiede ingenti investimenti, ed è in questo contesto che deve essere inquadrata la decisione di autorizzare la realizzazione di una palazzina ad uso residenziale all’interno del vecchio sito produttivo. Per quanto riguarda l’albergo di lusso, non si prevedono grossi ritorni economici, viste le limitate dimensioni, senza contare che è una specifica richiesta del Comune, che vuole avere una struttura di prestigio in città “.