Savona. In attesa della visita papale in terra savonese, la diocesi di Savona-Noli con il suo vescovo, mons. Domenico Calcagno, andrà da Benedetto XVI. Un evento, quello della visita “ad limina”, che le diocesi liguri vivranno dal 29 gennaio all’1 febbraio e che rappresenta un’occasione di pellegrinaggio a Roma aperta a tutti i fedeli. “Limina apostolorum” sono, secondo il tradizionale linguaggio ecclesiastico, le memorie i luoghi sacri di Roma, dove sono custoditi e venerati i sepolcri degli apostoli Pietro e Paolo, e sono testimonianza visibile dell’unità della fede. La visita a queste memorie apostoliche è testimoniata sin dal II secolo in forma costante e dal IV secolo il pellegrinaggio a Roma è ritenuto la principale forma di pellegrinaggio nell’Occidente, parallelo e convergente, nella sua idea religiosa, con quello verso Gerusalemme, nell’Oriente. I vescovi liguri si incontretreranno lunedì 29 gennaio con le Congregazioni vaticane per l’educazione cattolica e la vita consacrata. La mattina seguente sono previsti altri incontri con le Congregazioni per il clero e per i vescovi, mentre alle ore 16, nella basilica di san Paolo fuori le mura i vescovi liguri celebreranno l’Eucaristia insieme ai pellegrini della regione, che nel frattempo saranno arrivati a Roma. Mercoledì 31 gennaio sarà il giorno dell’udienza generale di Benedetto XVI in sala Nervi, aperta a tutti, seguita dall’udienza particolare riservata ai vescovi liguri i quali, alle ore 17, celebreranno la Messa nella basilica di san Pietro insieme ai pellegrini. L’ultimo giorno, l’1 febbraio, sarà riservato agli incontri dei vescovi con le Congregazioni per il culto divino e la dottrina della fede e, alle 16, alla Messa conclusiva nella basilica di san Giovanni in Laterano. Il vescovo di Savona avrà un’udienza personale con il Papa durante la mattina dell’1 febbraio. Secondo indiscrezioni provenienti dagli ambienti ecclesiastici, monsignor Calcagno, già attivo a livello nazionale con incarichi nel sostentamento del clero e nella revisione dei conti vaticani, è tra i candidati ad un ruolo di spicco nell’amministratozione generale del patrimonio della Chiesa.
