Ponente. Aggiornamento ore 18.00 – ll rogo che ha interessato la superficie boschiva del Melogno, nel Comune di Magliolo, è stato spento in tarda serata. Sul posto hanno operato i vigili del fuoco di Finale Ligure, gli uomini del corpo forestale e personale Aib. Per l’incendio in corso a Quiliano e Vado Ligure e per quello di Alassio le squadre impegnate nelle operazioni di spegnimento stanno organizzando il presidio notturno. Olga Rocca, l’anziana quilianese dispersa da questa mattina, non è stata ancora ritrovata. Le forze dell’ordine saranno impegnate nelle ricerche anche durante la notte. E’ stata distribuita una foto della pensionata settantottenne per favorirne il riconoscimento. Olga Rocca, residente in via Termi (località Cà du Gumbu) con i familiari, è scomparsa questa mattina mentre i parenti erano impegnati a domare le fiamme che lambivano le abitazioni sulle alture di Quiliano. Il rogo è ora sotto controllo e domani, alle prime luci dell’alba, si riprenderà con gli interventi dei mezzi aerei. Sono quasi rientrate nelle loro abitazioni le venticinque famiglie fatte evacuare per precauzione e sono state ripristinate quasi tutte le utenze elettriche. “A terra – precisa Bernardo De Bernardis, capo dell’ufficio emergenza della Protezione civile – nelle due emergenze sono stati impegnate circa 250 persone, tra volontari, vigili del fuoco e uomini del corpo forestale. I mezzi aerei sono stati concentrati in Liguria e per questo dobbiamo ringraziare la generosità dei lombardi che hanno avuto anche loro problemi nel Varesotto”. Ancora prematura una stima dei danni a pinete e macchia mediterranea. Nell’entroterra di Alassio rimangono attivi focolai che dovranno essere monitorati durante la notte. Il nucleo investigativo del corpo forestale ha avviato indagini per risalire alla causa dei tre incendi boschivi.
Aggiornamento h 17 – Non si hanno ancora notizie dell’anziana dispersa durante l’incendio nell’entrorerra quilianese. Olga Rocca, questo il nome della donna di 78 anni, è stata vista per l’ultima volta questa mattina alle 9 mentre era intenta ad innaffiare il suo giardino in località Cà du Gumbu. Poi se ne sono perse le tracce. E’ possibile che la pensionata abbia percorso un sentiero per mettersi al riparo e si teme che nel suo tentativo di fuga dalle fiamme sia rimasta circondata dal fuoco. Intanto, sta cessando il vento forte e la situazione permette interventi più efficace da parte degli elicotteri e del Canadair della Protezione civile. I vigili del fuoco e i volontari impegnati nelle operazioni di spegnimento sono duramente provati dall’intenso lavoro, sotto temperature elevatissime, che stanno portando avanti sulle colline di Vado e Quiliano. Alcuni di loro devono ricorrere alle cure mediche per il pulviscolo che provoca disagi alla vista. Il 118 ha allestito per l’emergenza un campo di soccorso a Valleggia. La linea del fuoco sembra non estendersi ed è passato il pericolo per le abitazioni.
Continuano a bruciare le colline di Quiliano e Vado: il fuoco alimentato da intense raffiche di vento sembra non dare tregua. Il rogo ha generato una lunga colonna di fumo visibile da Savona e Varazze. Il fronte del fuoco interessa le zone alle spalle di Valleggia, Quilianetto e Bossarino sino ad arrivare alla discarica. Una trentina le famiglie finora evacuate per precauzione, mentre risulta dispersa una donna anziana, di cui si sono perse le tracce in località Cà du Gumbu. Un’abitazione nel bosco tra Vado Ligure e Quiliano è stata fatta sgomberare. Evacuati, per sicurezza, anche gli uffici della motorizzazione civile a Bossarino, mentre le fiamme hanno pericolosamente circondato il cimitero di Vado Ligure. Un’auto della Croce Rossa circola da questa mattina per le strade vadesi per avvertire la popolazione dei rischi da fumo: asmatici e anziani sono particolarmente esposti e quindi il consiglio della Protezione civile è quello di chiudere porte e finestre verso l’esterno. Lunghe code, sino agli 8 km, si sono venute a determinare lungo l’Autofiori, chiusa tra Savona e Borghetto S. Spirito e riaperta nel primo pomeriggio. L’Aurelia ha sensibilmente risentito dei disagi. Per il forte vento è stato difficile fare intervenire mezzi aerei, in supporto ai volontari del Vab di Vado Ligure e alle altre squadre dei pompieri e della Forestale a terra. Un primo tentativo d’intervento aereo intorno alle 9 di questa mattina era abortito per via delle continue folate di vento che verso le 12 presso Capo Vado toccavano ancora i 70-90 km orari. Poi sono riusciti ad alzarsi in volo due Canadair e un elicottero per compiere i getti d’acqua che hanno limitato l’estendersi delle fiamme. L’incendio si è propagato dalla località Casina di Quiliano, vicino al cimitero e l’autostrada: in questa area già nella notte di San Silvestro era divampato un rogo, probabilmente provocato dallo scoppio di un petardo, che aveva distrutto un ettaro di bosco. Tra Albenga e Alassio l’emergenza è scattata all’alba. Sul posto sono intervenute squadre dei vigili del fuoco e del corpo forestale dello Stato, poi assistite da un elicottero S64 della Protezione civile e, in alcune fasi, da un Canadair. Le fiamme in qualche caso hanno anche minacciato villette e baracche agricole. E’ stato evacuato il campeggio “La Vedettaâ€, presso il quale alcuni camper ed autoveicoli sono andati distrutti. Le operazioni di spegnimento, anche i questo caso, sono rese difficili dalle insistenti raffiche di vento. A causa del fumo sospinto a valle, in tarda mattinata l’Aurelia è stata chiusa tra Albenga e Alassio e, nel medesimo tratto, è stata interrotta la circolazione ferroviaria: strada e binari sono tornati agibili soltanto alcune ore dopo. Nel frattempo, il traffico veicolare si è riversato sull’Aurelia bis creando non pochi disagi. Poco dopo le 10 un’altra emergenza: i vigili del fuoco del distaccamento finalese sono dovuti intervenire sul colle del Melogno, in località Cà del Bin, per un rogo che, pur essendo in un luogo difficilmente raggiungibile, per fortuna non ha intaccato piante ad alto fusto ed è stato circoscritto. Gli incendi che stanno devastando i boschi del Savonese sono dovuti, oltre che al forte vento, anche da una anomala situazione del territorio, in forte anticipo rispetto alla stagione. E’ quanto sostengono gli esperti della Protezione civile, che invitano ad una grande attenzione per non favorire roghi. “C’è una situazione di anticipazione stagionale – spiega Bernardo De Bernardis, capo dell’ufficio emergenza della Protezione civile – con condizioni del suolo assolutamente non ordinarie per questo periodo: secchezza, mancanza di umidità e presenza di combustibile. Il vento, che raggiunge i 50 nodi, rende poi gli interventi aerei molto difficili. I nostri piloti stanno agendo in condizioni estreme ed un elicottero intervenuto stamani nella zona di Quiliano ha avuto un guasto proprio perché opera in modo forzato”.
Le fiamme viste dall’Aurelia bis che collega Savona a Quiliano e Vado Ligure