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Articolo n° 6372 del 08 Gennaio 2007 delle ore 13:53

Savona, la scuola di alfabetizzazione trasferita in Via Corsi

Savona. Trasmigrerà nei prossimi giorni nei locali della Sacra Famiglia di Via Corsi la scuola di alfabetizzazione per immigrati stranieri attualmente ospitata presso la casa di accoglienza notturna di Via Guidobono. La scuola è una realtà molto radicata a Savona e può contare sull’opera di quaranta docenti che insegnano quotidianamente i rudimenti della nostra lingua a centosettanta allievi di diverse nazionalità. Sinora aveva trovato ospitalità in via Guidobono, ma l’inizio imminente dei lavori di ristrutturazione della casa di accoglienza maschile ha indotto la Caritas diocesana ad optare per la soluzione offerta dalle suore dell’Istituto Sacra Famiglia, da diversi anni impegnate nell’accudire persone bisognose sia di nazionalità italiana che straniera. In via Corsi l’istituzione educativa troverà una sistemazione nelle salette poste al piano terreno dell’edificio, accanto all’ingresso. Approfittando dell’esistenza sullo stesso piano delle cucine dell’istituto sarà poi possibile organizzare per i frequentatori un servizio di somministrazione di alimenti e bevande con possibilità di incontri più approfonditi tra persone comunque di estrazione culturale diversa. E’ questo uno degli obiettivi primari che gli educatori Caritas si prefiggono insieme al progetto di organizzare, nei medesimi locali di Via Corsi, una biblioteca con testi dedicati ai temi della mondialità e della multiculturalità suddivisa in tante sezioni quante sono le lingue nazionali parlate dalle varie comunità straniere che frequenteranno la Sacra Famiglia. Presso l’istituto già opera una casa d’accoglienza femminile, che ospita donne italiane e straniere in difficoltà abitativa per un periodo che varia tra uno e sei mesi. In gran parte si tratta di donne provenienti dall’estero impiegate presso le famiglie della città come colf o badanti. Si pensa ora di organizzare in maniera più razionale il servizio, chiedendo a chi già lavora un contributo per l’ospitalità. Già è invece allo studio un progetto molto interessante che la Caritas vorrebbe portare avanti unitamente al Comune di Savona ed alla Prefettura cittadina, intesa come sede periferica del Ministero degli Interni. Utilizzando alcune stanze esistenti al piano superiore dell’edificio si vorrebbe creare una comunità-alloggio dedicata alle richiedenti asilo politico. E’ un servizio nuovo che nasce dalla constatazione di come in materia l’Italia, paese nel quale la disciplina legislativa relativa è antiquata, faccia poco se raffrontato a quanto invece accade nei Paesi appartenenti all’Europa più avanzata. Vecchie e nuove povertà dunque a breve si confronteranno in Via Corsi, presso l’istituto della Sacra Famiglia, che sempre più sta diventando, giorno dopo giorno, il cuore della politica diocesana a favore della mondialità.


» Sergio Bagnoli

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