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Articolo n° 6447 del 10 Gennaio 2007 delle ore 16:42

Olga Rocca: il cadavere ritrovato in un anfratto

Quiliano. “Il cadavere dell’anziana donna è stato trovato in un punto abbastanza difficoltoso” ha riferito il delegato regionale del Soccorso Alpino Fabio Torello. “Era un corpo piccolo, difficile da individuare – ha aggiunto – La pensionata è fuggita in una zona a centinaia di metri dalla sua abitazione, quindi si è trovata proprio in mezzo all’area boschiva interessata dal fuoco. Può essere caduta con conseguenze fatali oppure essere stata soffocata dal fumo”. Questa mattina, dopo nove giorni di approfondite ricerche, gli uomini del Soccorso Alpino hanno rinvenuto il corpo senza vita di Olga Rocca, in un anfratto a 380 metri a sud della casa di via Termi a Valleggia da cui la donna era scomparsa nel corso dell’incendio di Quiliano. Il cadavere, scoperto intorno alle 12,15, è apparso carbonizzato e dilaniato dagli animali transitati nella zona. Il ritrovamento dei resti della pensionata ha coinciso con l’arrivo del capo della Protezione civile Guido Bertolaso, giunto a Savona per fare il punto sull’emergenza incendi. “Anche lei ha cercato di rendersi utile e ha pagato con la propria vita il tentativo di contrastare una situazione difficilissima – ha detto Bertolaso – Ciò richiama la necessità di informare, di creare maggiore cultura per affrontare queste situazioni, informazioni e nozioni da destinare a tutta la popolazione”. La settantottenne quilianese era scomparsa la mattina di martedì 9 gennaio, avvolta in un cappotto, con le pantofole ai piedi, una borsetta, un mazzo di chiavi e due giacconi portati via in tutta fretta dalla casa a cui si stava avvicinando pericolosamente il rogo. Gli ultimi ad averla vista sono stati il figlio Bruno Mazzucco ed il nipote Roberto, che avevano lasciato l’abitazione per dare una mano nelle operazioni di spegnimento in atto nelle zone circostanti. Spaventata dal fumo e dall’imminenza del fuoco, Olga Rocca ha probabilmente pensato di poter contare sulle proprie forze per raggiungere un luogo più sicuro, ma in realtà ha imboccato un sentiero che l’ha portata lontana da casa e si è ritrovata circondata dalle fiamme. Ora A.C., il trentaduenne ritenuto responsabile dell’incendio di Quiliano, potrebbe rischiare anche la grave accusa di omicidio colposo. L’uomo, per festeggiare il Capodanno, avrebbe sparato razzi pirotecnici dal terrazzo della sua abitazione servendosi di un concegno di fabbricazione artigianale. Uno dei razzi, finito nella vegetazione, sarebbe stato la causa del tragico incendio.


» Felix Lammardo

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