Trenitalia stringe la morsa contro chi vuole viaggiare a sbafo e da martedì prossimo, fa scattare la propria offensiva alla cui base vi è anche la necessità di reperire risorse a fronte di un disavanzo-record che nel 2006 ha sfiorato quasi 2 miliardi di euro. Dal 16 gennaio parte infatti il ‘piano antievasione’ messo a punto dalla società di trasporto del Gruppo Ferrovie dello Stato: nel mirino vi sono pendolari e trasporto locale, infatti per ora il piano di lotta all’evasione riguarda i soli treni regionali, sui quali si registrano le percentuali più alte di ‘portoghesi’. Per tutto il 2007 i controlli sui biglietti e sugli abbonamenti ferroviari regionali, a bordo dei treni e in arrivo nelle stazioni, saranno serrati. Il piano – informa Trenitalia – è stato già illustrato a Regioni e Associazioni dei consumatori e dei pendolari e sarà sostenuto da una campagna di comunicazione, con annunci ripetuti ogni mezz’ora e avvisi sui treni. Obiettivo dell’operazione quello di “ridurre il fenomeno dell’evasione, per contribuire al risanamento del bilancio di Trenitalia, che è premessa indispensabile al rilancio del servizio”. I treni regionali, che servono ogni giorno quasi 1 milione e mezzo di viaggiatori, per lo più pendolari, studenti e lavoratori, registrano infatti i picchi di evasione più alti, fino al 10-12%, soprattutto nelle aree urbane e su alcune tratte, quali ad esempio la Napoli-Formia e la Milano-Varese. L’iniziativa, condotta in collaborazione con la Polfer, vedrà coinvolti in prima linea dirigenti, quadri e personale di bordo della Divisione Passeggeri Regionale. “Quindi non comporterà alcun costo aggiuntivo per l’azienda” precisa Trenitalia. “Benché la vendita dei biglietti e degli abbonamenti copra soltanto un terzo circa del costo effettivo del trasporto locale su rotaia – ha detto Giancarlo Laguzzi, direttore della Divisione Trasporto Regionale di Trenitalia – e la rimanente parte sia finanziata dalle Regioni sulla base dei Contratti di Servizio che stipuliamo con loro, c’era l’esigenza di questa operazione. Innanzitutto per rispetto della stragrande maggioranza dei nostri passeggeri che fa del treno un uso corretto”. Chi fosse sorpreso a viaggiare senza biglietto, incapperà nelle previste sanzioni, nella misura minima di 25 euro o superiore, a seconda di quanto disciplinato da specifiche Leggi o Delibere Regionali. Nella maggioranza delle Regioni, la sanzione è di 40 euro più il prezzo del biglietto. A svolgere le operazioni di controllo sui treni saranno i capitreno e personale munito di particolari fasce arancioni. Nelle stazioni, i controlli si effettueranno all’atto della discesa dal treno. In questo caso l’area di discesa sarà delimitata da nastri colorati e i viaggiatori invitati ad esibire il biglietto che, come previsto, dovrà essere conservato fino all’ uscita dalla stazione. Per facilitare le operazioni verranno create due file distinte: una per chi regolarizza subito e un’altra per chi rinvia il pagamento. Il tutto senza intralciare le operazioni di discesa dal treno, che nella fase di sperimentazione del piano in alcune grandi stazioni si sono svolte senza alcuna perdita di tempo per chi era in possesso di regolare biglietto o abbonamento. Il Piano antievasione, informa ancora Trenitalia, è stato preceduto in ogni regione da una campagna di manutenzione straordinaria delle obliteratrici (il 97% delle quali è oggi perfettamente funzionante) e delle macchine self-service, spesso oggetto di atti vandalici che ne impediscono il corretto funzionamento.