Carcare. Nonostante la storia fosse finita, non si dava pace. Matteo B., 30 anni, di Inveruno (Milano) per sei mesi era diventato l’incubo di una quarantenne di Carcare, F.C., che alla fine si era rivolta alle forze dell’ordine per fare cessare il clima di terrore in cui era costretta a vivere dall’agosto del 2004. I due erano stati legati da un rapporto sentimentale, poi finito male. Ma il trentenne non si era rassegnato e aveva cominciato a perseguitare l’ex fidanzata: violazioni di domicilio, furti di oggetti e fotografie, danneggiamenti dispettosi, minacce e bigliettini anonimi. Atti sistematici di ritorsione per un amore non corrisposto, alcuni dei quali particolarmente pesanti: l’uomo, incappucciato, aveva compiuto incursioni notturne nella casa della donna e aveva anche insudiciato l’abitazione con vernici ed escrementi. Poi il ritrovamento di un manoscritto da parte dei carabinieri nel quale l’uomo raccontava in forma romanzata la sua tormentata vicenda d’amore, un’opera di finzione basata su elementi reali che però si concludeva con l’uccisione dell’amata. Dimostrazione di fantasie che cominciavano a diventare davvero pericolose. Per il trentenne era scattato l’arresto. Ieri in tribunale l’uomo è comparso davanti al giudice per le udienze preliminari Donatella Aschero: è stato condannato a due anni e otto mesi di reclusione e 400 euro di multa (pena patteggiata e condonata per l’indulto).