Regione. Cresce in Liguria l’occupazione e per la prima volta il tasso di disoccupazione risulta al di sotto dei livelli del nord est. Sono questi i due elementi principali evidenziati sulla base delle elaborazioni effettuate congiuntamente dall’Ufficio Statistico della Regione, da Liguria Ricerche e dall’Agenzia Liguria Lavoro su dati Istat, riferiti al terzo trimestre 2006 rispetto all’analogo trimestre 2005 e presentati questa mattina dal presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, dagli assessori regionali al Lavoro e al Bilancio, Enrico Vesco e Giovanni Battista Pittaluga, dai rappresentanti sindacali di CGIL, Cisl e Uil, Sandra Giacobbe, Sergio Migliorini e Floriano Cerdini accanto a Luca Beltrametti responsabile di Liguria Ricerche e a Giacomo Terrile dell’Agenzia Liguria Lavoro. “Si tratta – ha spiegato il presidente Burlando – di dati che evidenziano un processo di recupero che ha preso il via nel 1996 e che continua tutt’ora, a conferma di un buon andamento congiunturale del mercato del lavoro ligureâ€. â€Rispetto al 1995, ‘l’annus horribilis’ dell’economia ligure – ha continuato il presidente Burlando – in Liguria ci sono oggi 78.000 nuovi occupati tra i quali c’è sicuramente una componente precaria, ma che testimoniano comunque un certo consolidamentoâ€.
Ammontano infatti a 651.000 gli occupati in Liguria nel periodo interessato, facendo registrare un aumento di 16.000 unità pari al 2,5% rispetto al terzo trimestre del 2005 quando gli occupati ammontavano a 635.000 unità . Un incremento che fa salire il tasso di occupazione complessivo in Liguria a 63,5%, superiore alla media nazionale pari al 58,4%. Una crescita che risulta in linea con quella che si registra nel Nord Ovest e maggiore rispetto a quella che si registra nel Nord Est.
L’incremento ligure occupazionale nel terzo trimestre 2006 appare più significativo per quanto riguarda la componente maschile attestata su un + 3,8% rispetto a quella femminile il cui incremento è meno rilevante (+ 0,8%). Dall’analisi degli occupati per ramo di attività economica si evidenzia rispetto all’anno precedente una crescita del comparto industriale, in particolare dell’industria manifatturiera, che cresce di 11.000 addetti, dai 123.000 nel 2005 ai 134.000 nel 2006 pari cioè ad un + 8,9% e anche una crescita qualitativa del comparto agricolo che passa da 14.000 a 16.000 addetti con un incremento del 17,3%, mentre il settore terziario risulta sostanzialmente invariato visto che è passato da 428.000 addetti nel 2005 a 501.000 nel 2006 con un aumento di 3.000 unità .
Rilevante risulta la flessione delle persone in cerca di occupazione: dal 2005 al 2006 sono diminuite di 8.000 unità pari a – 25%, da 32.000 nel terzo trimestre 2005 sono passate a 24.000 nel terzo trimestre 2006. Una diminuzione che risulta più consistente di quella registratasi sia nel Nord Ovest che nell’intero territorio nazionale. In controtendenza invece il Nord Est, dove la situazione della disoccupazione risulta sostanzialmente stazionaria. Il tasso di disoccupazione passa in Liguria dal 4,8% al 3,5%, attestandosi per la prima volta sui valori del Nord Ovest (3,5%) e in posizione più favorevole rispetto agli andamenti del Nord Est dove il tasso di disoccupazione è pari al 3,7% e alla media nazionale pari a 6,1%.
Per quanto riguarda poi i disoccupati, rispetto al terzo trimestre 2005 si allarga il divario tra disoccupati con precedenti esperienze lavorative e disoccupati senza precedenti lavorativi, cioè giovani. Pur diminuendo i disoccupati in generale, passati da 32.000 nel 2005 a 24.000 nel 2006, si conferma la problematicità della disoccupazione definita dall’Istat “con precedenti esperienze lavorative†che continua a rappresentare una quota consistente, comprendendo non solo gli adulti che fuoriescono dal mercato produttivo, ma anche una quota di giovani adulti con precedenti esperienze di lavoro precario. Nel primo trimestre 2006 i disoccupati con esperienze lavorative ammontano a 20.000 e a 4.000 i disoccupati senza esperienze di lavoro. Nel corso della presentazione dei dati il presidente della Regione Liguria e l’assessore regionale al Bilancio hanno annunciato l’intenzione di dotarsi di un osservatorio regionale sul lavoro stabile, mettendo insieme le capacità dell’agenzia Liguria lavoro e di Liguria Ricerche per avere trimestralmente un rapporto sintetico sulla qualità del lavoro in Liguria e sulle prospettive di crescita della regione. “Al centro dell’indagine – ha detto l’assessore al Bilancio Pittaluga – sei argomenti: l’evoluzione del mercato regionale, la nuova partecipazione del lavoro femminile, la domanda di lavoro nelle società dei servizi, la precarietà , la domanda di lavoro degli immigrati e l’osservatorio dei dirittiâ€.