Spotorno. Non solo acrilici su legno e carta ma anche ceramiche, vetri, mobili e tappeti: si può certo affermare che i labili confini che spesso separano l’artigianato di alta qualità dall’arte vera e propria si dissolvono del tutto nelle molteplici espressioni del versatile e curioso ingegno creativo di uno dei più apprezzati artisti italiani della sua generazione, Ugo Nespolo. Lo confermano anche le molte opere e artefatti che ritroviamo nella mostra “Casa Nespolo” attualmente ospitata dalla Galleria Vintage di Spotorno in Piazza Dante e che rimarrà aperta al pubblico sino al 3 febbraio (orario: tutti i giorni dalle ore 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19). La mostra, curata da Riccardo Zelatore e Enrico Citriniti, segue da vicino l’impostazione delle recenti e fortunate esposizioni “Casa d’Arte Ugo Nespolo” e “Terre forgiate e ancora sogni”, allestite rispettivamente, negli scorsi mesi, presso la Galleria Bianconi di Milano e nelle sale della Galleria Terre d’Arte di Torino. Ricordare la vena ironica e ludica che contraddistingue le opere e i lavori di Ugo Nespolo è forse, più che superfluo, riduttivo. In fondo, come ebbe a scrivere tempo fa un altro grande Maestro dell’arte italiana del Novecento, Enrico Baj (m. 2003), “in Nespolo il libero gioco inventivo e la personalità che ne discende costituiscono, per parafrasare Roger Shattuck (In primo aditu pataphysicae), un metodo, una disciplina, un’attitudine, un rito, un punto di vista, una mistificazione. Nespolo è tutto questo e niente di tutto questo”.