Savona. Scarcerazione per decorrenza dei termini per Gianfranco D’Angelo, l’imprenditore cairese accusato dell’omicidio e dell’occultamento del cadavere di Alberto Genta, scomparso da Altare nel maggio del 2003. Finito in carcere un anno fa e indagato dal luglio del 2005, D’Angelo resta l’indiziato numero uno per il delitto del faccendiere. Durante gli interrogatori in carcere si è sempre avvalso della facoltà di non rispondere. D’Angelo, in attesa dell’udienza preliminare, sarà libero, dopo la concessione degli arresti domicliari nella primavera scorsa e il permesso di lavoro ottenuto nell’autunno. L’imprenditore, che si è sempre dichiarato innocente, non chiederà il patteggiamento e neppure il rito abbreviato. Un altro capitolo nell’intricata vicenda che ha avuto diversi colpi di scena.