Provincia. A partire da oggi le temperature subiranno una drastica flessione ponendo fine all’anomalia di un avvio d’inverno del tutto mite. Le previsioni meteorologiche preannunciano almeno sette gradi in meno rispetto alle medie della settimana scorsa. Oggi il primo sensibile abbassamento del termometro con raffiche di scirocco sino a quaranta chilometri orari, progressivamente molto nuvoloso o coperto e precipitazioni nella giornata, sparse, in intensificazione dalla serata. Neve in montagna, ma non è escluso che da mercoledì possa fioccare anche sulla costa. Poi tra giovedì e venerdì il picco di freddo con temperature minime che scenderanno, al mare, fino a 2 gradi. Un passaggio dal caldo fuori stagione al gelo che mette in allarme il settore agricolo. Molte, infatti, le varietà per le quali grazie alle insolite condizioni climatiche si è assistito ad una fioritura anticipata. Tutte produzioni che hanno anticipato il loro ciclo naturale a causa di una stagione quasi primaverile, che ha contraddistinto i mesi di novembre e dicembre scorsi e i primi venti giorni di gennaio. Ora gli agricoltori sono costretti ad attrezzarsi per fronteggiare le gelate notturne. Il colpo che il brusco cambiamento termico può infliggere alle coltivazioni è pesante. “Un po’ tutte le coltivazioni hanno subito un vero e proprio stravolgimento – sottolinea la Cia (Confederazione italiana agricoltori) – Gli alberi da frutta come albicocchi, mandorli, ciliegi, susini, peschi e le piante ornamentali come le mimose e le ginestre sono ormai in piena fioritura. Per questo motivo, una repentina discesa della colonnina di mercurio rischia di distruggere interi raccolti”. E questo sarebbe “un disastro per i nostri agricoltori che negli ultimi due anni hanno visto diminuire i loro redditi in maniera pesante”. Torna ad incombere minaccioso lo spettro del 2003, anno horribilis per l’economia agricola.
