Savona. C’è anche una parrocchia savonese, quella di san Dalmazio in Lavagnola, fra gli enti che beneficeranno dei contributi regionali per il “social housingâ€. Nella graduatoria delle proposte presentate dal Comune di Savona ed ammesse ai finanziamenti figura infatti il progetto di ristrutturazione di “Villa Ricciâ€, l’antico stabile di proprietà della parrocchia guidata da don Giovanni Lupino, che già da alcuni anni si è mosso con lo scopo di destinare l’edificio a finalità sociali.
“La notizia mi ha ovviamente rallegrato – commenta don Lupino – ed ora sono in attesa di una risposta dell’assessore alle politiche sociali Lucia Bacciu alla mia proposta d’utilizzo dello stabileâ€. Il parroco ha infatti avanzato l’idea di destinare i futuri nuovi alloggi ai giovani portatori di handicap seguiti dalla cooperativa “Il faggioâ€, anziché, come inizialmente previsto, ad anziani autosufficienti. “Un cambio di destinazione – aggiunge – che non pregiudicherebbe le finalità del progetto di social housingâ€.
Nell’ipotesi di don Lupino la parrocchia affitterebbe i locali alla cooperativa “Il faggioâ€, che potrebbe trasferire a Lavagnola i ragazzi attualmente ospitati a Carcare. “Il vantaggio di quest’operazione – precisa il sacerdote – sarebbe anche quello di poter dare accoglienza ad una quantantina di persone, il doppio di quante ve ne starebbero se si trattasse di anzianiâ€. Nell’attesa della risposta dell’assessore, il parroco di Lavagnola sta provvedendo, con l’aiuto dell’architetto Nicoletta Negro, a fare alcune migliorie all’edificio e a rinnovare la licenza per poter proseguire i lavori di ristrutturazione. Attualmente nella Villa Ricci risiedono tre inquilini, uno dei quali è in procinto di trasferirsi altrove. “Per gli altri due – spiega don Lupino – stiamo pensando a sistemazioni alternativeâ€.
Tra i lavori in corso nella parrocchia di san Dalmazio, nel frattempo, continuano quelli all’ex asilo “Bassoâ€, che potrebbero ricevere un impulso decisivo dall’alienazione di un immobile di proprietà della parrocchia. “Se tutto andrà in porto conclude don Lupino – potrò realizzare il sogno di un centro per l’infanzia aperto tutto il giornoâ€.