Savona. “L’assessore Di Tullio sta per emettere un’ordinanza di divieto di accesso ai cani in diverse aree verdi cittadine di Savona, a pochi giorni dall’entrata in vigore del provvedimento che obbliga i proprietari a portare con sé il kit di raccolta ed aumenta le sanzioni per i maleducati”. Lo comunica l’Enpa savonese, che parla di pesante iniziativa restrittiva. “Non poteva almeno attendere di vedere l’esito della prima ordinanza? – si chiedono i responsabili locali dell’Ente Nazionale Protezione Animali – Avrebbe così avuto il tempo di meditare sui danni che produrrà il divieto di accesso ai giardini pubblici a decine di anziani possessori di cani, che condividono con i loro animali un’esistenza spesso solitaria e che saranno emarginati dalla vita sociale, persone estremamente educate, che già raccolgono le deiezioni e che saranno le uniche ad essere penalizzate, visto che i maleducati con grossi cani continueranno a scorrazzare ovunque a tarda sera, la notte o la mattina presto, quando anche i vigili dormono”. Per essere precisi l’Enpa non ha contestato l’ordinanza che sta per entrare in vigore, anzi: da tempo, dopo aver ottenuto la creazione di oasi canine, soprattutto nella Circoscrizione di Villapiana, per iniziativa del consigliere Aschiero e del presidente Pastorino, invita i cinofili alla massima educazione ed alla raccolta delle deiezioni. Ma è convinto che vietare l’accesso ai cani in aree cittadine sia “ingiusto ed inutile” e ricorda di aver già convinto molti sindaci della Riviera a ridurre o eliminare tali norme. “Di Tullio rifiuta di dialogare – osservano gli animalisti – Sapendo che è possessore di un cane, i volontari dell’associazione saranno costretti a rivolgersi all’animale, certi di poter avere da lui la cortesia che dovrebbe invece avere un assessore comunale”.
Cari amici dell’ENPA, nonostante io sia ambientalista convinto e impegnato in prima persona nella tutela e salvaguradia animale mi sento di dissentire profondamente dalla vostra posizione.
Non vedo spesso persone (nè giovani nè anziane) munite di palette e sacchetto, al contrario devo continuamente impegnarmi in slalom tra deiezioni sparse ovunque, soprattutto quando accompagno mia madre non vedente. I giardini pubblici, in quanto tali dovrebbero essere fruiti da tutti, bambini e persone con handicap compresi, senza il rischio di imbattersi in spiacevoli inconvenienti o faccia a faccia con grossi cani privi di museruola e spesso slegati. Purtoppo la maleducazione impone misure talvolta antipatiche, che a volte penalizzano i (pochi) cittadini educati per tutelare la maggioranza dei savonesi. Per sostenere questo mio punto di vista vi invito ad un tour “fecologico” nei giardini del prolungamento, davanti alle scuole Colombo, lungo la pista ciclabile di corso Ricci divenuta veramente un immondezzaio. Ben vengano quindi le restrizioni , magari accmpagnate da multe salate. A ciò aggiungo, dal mio personale punto di vista di birdwatcher, il grave disturbo alla abbondante fauna selvatica presente arrecato da cani (e gatti) liberi di scorrazzare nelle aree verdi.
A vostra disposizione
Mauro
Se la città è sporca non è certo colpa dei cani!!! Se passate in via Paleocapa, nel centro storico o ai giardini del prolungamento vi accorgerete che sono ben altre le sporcizie che si trovano in giro.
veramente dispiaciuto che un assessore lanci un diktat di questo tipo. I cani hanno il diritto di vivere nelle aree verdi, di frequentarle, ovviamente nel rispetto della pulizia e dell’igiene che e’ un dovere morale e civile dei loro proprietari. Chi non ha mai condiviso la propria o parte della sua vita con un cane non conosce il significato di questo rapporto, molto particolare e profondo. Non voglio essere pedante o didascalico, ma invito Di Tullio a leggere un piccolo ed interessante libro: E il cane incontro’ l’uomo. Non voglio neppure fare l’agiografia del cane, per me tutti gli animali hanno una loro importanza, non esistono animali di serie A oppure di B, il gatto, i canarini, il cavallo, etc. hanno da sempre avuto un ruolo molto importante nella esistenza dell’uomo, il quale deve anche prendersi carico di alcune scomodita’ che comporta lo stare in comagnia di un cane. Il responsabile del cane, nel bene e nel male e’ sempre l’uomo. Non mi sembra che i cani randagi stiano invadendo la citta’, forse e’ esattamente il contrario: centinaia di umani randagi, che emigrano dalle loro dimore dell’est, stanno colonizzando le nostre contrade. Purtroppo le ordinanze dell’assessore, in questo caso, avrebbero ben poca utilita’.
Roberto Nicolick
Consigliere Provinciale Lega Nord
Spiace vedere come una volta di più la Lega Nord sappia trasformare un argomento di civile discussione in un motivo di scontro tra culture. Cosa c’entrino le cacche dei cani con le migrazioni dall’est il sig. Nicolick proprio me lo deve spiegare. Ma forse anche questo fa parte della nostra (in)civiltà …..
D’altra parte Calderoli insegna come il rispetto dell’altrui cultura non sia patrimonio dei leghisti.
Mauro
Ho avuto tre cani , 1 gatto e 1/2 tre cocorite una tartaruga 2 criceti dei pesci rossi e mi reputo fortunato perchè nessuno di loro aveva ildono della parola e quindi non potevano dire quello che pensavano della sporciizia umana, deliberata , inutile e non naturale. Vero che non si deve sporcare ma per cortesia non facciamo crociate specialmente di provincia. Mi divido tra Savona e Milano e li frequento il parco di San Barnaba, centralissimo, zona del tribunale. E’ un bellissimo prato all’inglese dove sembra di essere ad una mostra canina , liberi sciolti , giocano tra di loro e per terra non c’è altro che erba. Mi capita sovente di andare sui Navigli nella Milano by night e tra bottiglie di birra ( anche rotte ) , carta , bicchieri , cicche e peggio non ci andrei mai con il mio cane e nemmeno se tenuto a guizaglio. Proporrò alla Moratti di adeguarsi a Savona e cioè vietare ai cani il parco di San barnaba e agli uomini i Navigli ma non credo che lo farà .
Caro Signor Mauro, Lei dice di essere ambientalista, birdwatcher e impegnato in prima persona nella tutela e salvaguardia animale ma dissente profondamente dalla posizione dell’Enpa.
La quale chiede soltanto di non vietare l’accesso ai cani nei giardini ma di punire i maleducati e dotare la città di aree per cani; non vedo su cosa ci sia da dissentire se Lei è davvero “impegnato nella tutela degli animaliâ€. E “mi consentaâ€, per non disturbare (?) la fauna selvatica presente in città , si dovrebbero tener fuori i cani dal verde; e con i gatti, che vivono liberi che facciamo ? Li eliminiamo ??
Se questo è il suo impegno per la tutela degli animali, La prego, lasci perdere; e si presenti per quello che è, un ambientalista e birdwatcher, e basta.
Luciano Pescetto – Savona.
Tutt’altro che intenzionato a voler polemizzare con il sig. Pescetto mi permetto soltanto di fargli notare che il tenere fuori gli animali dai parchi e avere questi puliti è utopistico. Non fosse altro che per la carenza di personale della polizia municipale che a stento riesce a rilevare gli incidenti figuriamoci dare le multe ai maleducati. Una soluzione potrebbe essere farsi carico dei controlli da parte delle guardie zoofile e delle gev (credo potrebbe tranquillamente rientrare nelle loro prerogative, anche se penso che neppure loro stiano benissimo come organico)
Se avremo mai occasione di conoscerci, le assicuro che le mostrerò come non solo sono ambientalista e birdwatcher ma coniugo quete passioni con il rispetto e la tutela della natura e della fauna in particolare.
Cordialmente suo
Mauro
Vorrei dire la mia anch’io –
come proprietario di cani – mi arrabbio sempre molto quando trovo deiezioni in giro – pero’ mi pare che l’assessore Di Tulio abbia un po’ esagerato anche se mi rendo conto che la città è veramente sporca –
vorrei ricordare che i cani hanno bisogno di correre (liberi e senza museruole) – di socializzare con i loro simili e con gli esseri umani – ovviamente non in via paleocopa e nei giardinetti dei bimbi – ma hanno bisogno di spazi – ne hanno diritto per la compagnia che ci fanno ed evito di ricordare lapet terapy – la loro educazione e’ fondamentale – io posseggo uno steffordshire bull terrier – è educata – vive con me e di conseguenza la porta in ogni luogo – al ristorante – al bar ecc. e non ha mai creatoalcun problema – inoltre vorrei ricordare chese un cane è educato impara a sporcare a orari quindi difficilmente sporcherà a sorpresa –
credo che occorrerebbe inserire i cani nello stato di famiglia e oltre i 10 12 kg obbligare i padroni a fare un corso base di obbedience –
perchè ricordiamolo la colpa è sempre del padrone – umano – !!!!