Millesimo. Quattro progetti pilota per la valorizzazione del territorio. L’opportunità è offerta dalla Legge Regionale 33 riferita ad azioni coordinate e continuative nel territorio delle zone montane finalizzate a valorizzare interventi di tutela e sviluppo della montagna ligure, tenendo conto dell’opportunità di coinvolgere in maniera integrata soggetti istituzionali pubblici e privati.In sostanza – spiega il presidente della Comunità Montana Alta Val Bormida, Sergio Gallo – si tratta di definire alcuni progetti-pilota che possono essere trasferibili su altri territori di carattere omogeneo e che, oltre alla valenza specifica per il nostro territorio, potranno essere sviluppate con risorse specifiche della Regione e con quelle contemplate dal nuovo Piano di sviluppo rurale 2007-2013 dell’Unione Europea. La nostra proposta si basa su quattro azioni distinte che si rivolgono alla coltivazione delle piante aromatiche ed officinali, alla creazione di un marchio per la valorizzazione dei prodotti dell’Alta Val Bormida, alla promozione del bosco, alla creazione di una microfiliera del tartufo”. Il presidente Gallo sottolinea, infatti, come “un entroterra che ha come punto di forza il mantenimento delle tradizioni agricole e la salvaguardia dei prodotti forestali, rappresenta un punto di riferimento per l’intero comprensorio provinciale e per il turismo rivierasco che può infatti avvantaggiarsi della possibilità di visite guidate per scoprire la realtà di tradizioni e produzioni locali”.
Coltivazione piante aromatiche.
Il progetto intende effettuare uno studio generale del territorio della Vallebormida al fine di individuare aree idonee all’inserimento di piante aromatiche ed officinali che meglio si adattano al territorio in relazione ai fattori climatici e podologici. La coltivazione e la commercializzazione delle piante aromatiche ed officinali stanno, infatti, raggiungendo interessanti dimensioni, occupando un posto di rilievo nell’agricoltura moderna che può essere condiviso anche in Valbormida. La prima fase di indagine prevede quindi l’analisi del territorio del comprensorio in riferimento alla possibilità di inserimento di tali colture. Nella seconda fase verranno censiti i terreni che si renderanno fruibili in base alle tipologie di coltivazione più idonee. Seguirà un’indagine commerciale, rivolgendosi soprattutto a realtà già operanti nel settore soprattutto in Piemonte, anche per valutare possibili sinergie. Verranno inoltre stipulate convenzioni tra enti territoriali per lo sfruttamento dei terreni non coltivati, o sottoutilizati e per l’avviamento di progettualità d’impresa.
Creazione di un marchio.
I prodotti realizzati nel nostro territorio con metodi tradizionali ed artigianali rappresentano un patrimonio da salvaguardare. Dai formaggi al miele, dalle castagne ai prodotti orticoli, dalle piante officinali alle conserve sino al legname offrono, tutti, grandi potenzialità . L’introduzione di un marchio, puntando sulla qualità ed identità , si propone di esaltare le peculiarità del nostro territorio e promuovere iniziative legate all’eno-gastronomia tipica, al turismo, alle tradizioni locali.
Microfiliera del tartufo.
Il tartufo della Valbormida, il cui pregio è stato attestato da importanti studi, è da sempre destinato al mercato di Alba. La Comunità Montana ha puntato a creare un mercato interno di commercializzazione che mantenga sul territorio della Valbormida il prodotto, diventando, quindi, esso stesso volano promozionale per il comprensorio attraverso iniziative volte a conquistare uno spazio ed un’identità per il tartufo valbormidese. La possibilità di una mappatura di tutto il territorio, al fine di poter identificare le tartufaie esistenti, i terreni comunque predisposti dove, eventualmente, intervenire, e quelli, invece, non idonei. Lo studio servirà anche a confermare la vocazione della Valle in tale settore anche in riferimento ad incentivi e finanziamenti. La mappatura verrà seguita da un’azione di commercializzazione verso i ristoranti locali che porterà a costituire una rete di locali identificati da un marchio di qualità .
Promozione del bosco.
La Valbormida possiede un vasto patrimonio boschivo di 34893 ettari, ed i prodotti che ne derivano rappresentano un potenziale di risorse da valorizzare.
La corretta convivenza tra tecnologia ed ambiente può rappresentare il punto di forza per l’avvio del razionale utilizzo delle risorse del bosco, dall’attività del taglio, alla conservazione ed incremento dei prodotti del sottobosco, all’attività di trasformazione e conservazione di tali prodotti. Si prevedono quindi azioni quali l’analisi della filiera del legno, l’elaborazione di un piano di sviluppo locale e di comparto, azioni di promozione e pubblicizzazione della filiera e di alcuni primi interventi formativi. Le potenzialità del settore e le possibilità di innovazione sono già oggetto di alcuni importanti interventi da parte delle amministrazioni pubbliche, come il Piano di sviluppo rurale e il Piano forestale (Regione); il Piano Energetico ambientale regionale (ARE), ed il progetto PAN (tutto sul bosco locale) promosso dalla Provincia e di cui la Comunità Montana Alta Val Bormida è soggetto capofila. In tale settore è anche importante un’attività di promozione che agisca a 360 gradi. Si ipotizza, ad esempio, un evento quale la “Festa del bosco†che per alcuni giorni sia fiera delle nuove tecnologie, mercato dei prodotti tipici locali, informazione, cultura e conoscenza sul bosco, diventando manifestazione di richiamo spendibile anche a fini turistici.