Loano. Sono iniziati i corsi per bagnini di salvataggio alla piscina comunale di Loano e ieri sera il comandante della Capitaneria di porto loanese, Antonio Raffone, è intervenuto per illustrare ai corsisti non solo i compiti della Guardia Costiera, ma anche le varie ordinanze e leggi del mare. I futuri bagnini hanno dimostrato molto interesse a riguardo ed hanno chiesto delucidazioni al comandante, in particolare sulla sottile differenza tra il “bagnino in spiaggia†e il “bagnino di salvataggioâ€. Il primo può essere anche una persona senza brevetto e deve curare la clientela in spiaggia in relazione alla fornitura di servizi, posa di sedie, ombrelloni e quant’altro, mentre il secondo è quello che permette ad uno stabilimento balneare di poter essere in funzione: è quello, che non deve occuparsi di sedie o affini, ma deve vigilare sull’utenza e deve essere in possesso di brevetto. E gli aspiranti bagnini riceveranno il brevetto al superamento del corso loanese organizzato dalla FIN, diventando poi i diretti responsabili della salvaguardia della vita umana in mare, nello specchio acqueo a loro destinato in vigilanza. Un altro confronto con la Capitaneria avverrà in occasione del secondo corso previsto in primavera e probabilmente, prima dell’estate, ci sarà anche un incontro con i concessionari di stabilimenti balneari. “La Guardia Costiera partecipa con entusiasmo a queste iniziative e le incentiva per riuscire ad instaurare un rapporto leale di lavoro tra operatori e i cosiddetti controllori. La porta della Guardia Costiera è sempre aperta. Se si rispettano le regole, il nostro lavoro diventa più armonico e tranquillo, limitandosi ad una supervisione per accertare che tutto vada per il verso giusto” dice il comandante Raffone.