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Articolo n° 6950 del 26 Gennaio 2007 delle ore 08:10

Savona, uno spot pubblicitario per informare i proprietari dei cani

Savona. Uno spot televisivo per informare che dal primo febbraio scatteranno le multe per i proprietari dei cani sprovvisti di sacchetti per la raccolta delle deiezioni canine. E’ lo strumento di comunicazione, insieme al volantinaggio e all’utilizzo dei display Informacittà, scelto dal Comune di Savona per raggiungere i cittadini e ricordare di non farsi trovare sprovvisti del necessario kit per la pulizia quando sono a spasso con il loro amico a quattro zampe. L’ordinanza comunale infatti, oltre a ricordare gli obblighi già in essere (raccogliere sempre i bisogni in strada, sui marciapiedi o nelle isole canine e provvedere a depositarli nei raccoglitori di rifiuti, utilizzare sempre il guinzaglio e mettere la museruola ai cani di razza aggressiva), introduce una novità: gli agenti di polizia municipale multeranno non solo chi viene sorpreso a non raccogliere le deiezioni del proprio cane ma anche coloro che verranno trovati per strada senza sacchetti per la raccolta delle feci. Le multe partiranno da un minimo di 50 euro fino ad un massimo di 500 euro e i proventi saranno utilizzati per sostenere il Canile di Savona e per realizzare nuove isole canine che andranno ad aggiungersi a quelle esistenti. Il Comune di Savona e l’ATA forniscono gratuitamente dei kit da 20 sacchetti idonei alla raccolta delle deiezioni canine. I primi 1000 kit sono in distribuzione gratuita presso la sede di ATA in Piazza del Popolo. Esaurita la prima scorta, saranno messi in vendita al prezzo di 0,40 euro. I proprietari dei cani potranno utilizzare anche propri sacchetti ma esclusivamente dedicati alla raccolta degli escrementi dei cani. Lo spot informativo realizzato dal Comune è in onda questa settima su un’emittente locale. Per visualizzarlo, clicca qui.


» Felix Lammardo

7 commenti a “Savona, uno spot pubblicitario per informare i proprietari dei cani”
Moana Rivoli ha detto..
il 26 Gennaio 2007 alle 09:03

E già che c’erano, non potevano estendere l’appello ad altri argomen ti animalisti ?
Testi, foto e disegni sono gà pronti, perchè sviluppati, naturalmente dall’ENPA con cui l’assessore rifituta di collaborare, con altri Comuni (Varazze, Celle, etc.).
Moana R.

Danilo Formica ha detto..
il 26 Gennaio 2007 alle 10:28

Ma questi spot chi li paga?? i cittadini naturalmente! Adessi mi chiedo, è proprio questa la priorità per Savona? Per l’amministrazione comunale sembra proprio di si… Capisco proporre un ordinanza per fare rispettare l’obbligo di raccogliere gli escrementi dei cani, ma ora mi sembra eccessivo. I problemi di Savona sono ben altri: edificazioni selvagge, mancanza di lavoro, potenziare il campus universitario, bilancio Acts in rosso etc. mi sembra che invece questa amministrazione si stia occupando solamente di dove e come devono fare i bisogni gli animali. Liberi di farlo ma per favore non usate soldi di tutti! Se la città è sporca non è certo colpa dei cani….

Danilo Formica
coordinatore prov.le MGP Savona

http://www.daniloformica.blogspot.com
http://www.mgpsavona.blogspot.com

lui la plume ha detto..
il 26 Gennaio 2007 alle 14:03

In tempi non sospetti giravo con un alano arlecchino, il problema delle deiezioni aveva un volume non indifferente, non passava certo inosservato.

In Svizzera ogni tanto si trovavano per strada delle strutture poco appariscenti con un distributore di semplici sacchetti neri ed un bidoncino chiuso dove buttare i sacchetti (si infila la mano nel sacchetto, si acchiappa il prodotto e si rigira il sachetto, lo si chiude e lo si butta nel cestino, se un sacchetto non basta se ne usa un secondo).

Per esperienza diretta i sacchetti con paletta che periodicamente vengono distribuiti dalle varie amministrazioni comunali italiane sono oggetti abbastanza inutili, servono solo a far pubblicita’ al fornitore che riesce a piazzarne un po’ poi non ne vende piu’. Si tengono a portata solo per evitare multe (usati con il prodotto di un cane vero servono solo a sporcarsi).

Per risolvere veramente il problema ho acquistato un rotolo di sacchetti per l’immondizia al supermercato, ne ho piegati alcuni con cura rendendoli simili per ingombro a quelli che altrove vengono distribuiti gratuitamente, diventano piccoli come una carta di credito, non disturbano minimamente, sono efficienti (non come le palette che vanno bene solo per i volpini).

Io non ho piu’ il mio caro cane, non sono piu’ parte in causa, posso quindi auspicare che chi dovra’ far rispettare questa disposizione venga invitato ad accettare i sacchetti neri cone strumento atto a ripulire la strada (si mettono nel portafoglio e li’ si dimenticano, servono solo in casi eccezionali normalmente il cane fa’ i suoi bisogni in zone predisposte dove si ha a disposizione una paletta comunale resistente una scopetta ed un luogo dove buttare il tutto) , io per tanti anni sono stato costretto a girare con una costosa ed inutile paletta con sacchetto ben sapendo che se necessario avrei utilizzato un semplice ed economico sacchetto nero.

Bruno P ha detto..
il 26 Gennaio 2007 alle 14:19

” I proprietari dei cani potranno utilizzare anche propri sacchetti ma esclusivamente dedicati alla raccolta degli escrementi dei cani ”
Ci mancherebbe altro !!!!!!

BARBARA ha detto..
il 26 Gennaio 2007 alle 14:57

Secondo me il problema non è che tipo di sacchetto uno usa, l’importante è che non la lasci per strada…io ho un cane di taglia media e in un modo o nell’altro non ho mai lasciato i suoi ricordini per strada…peccato che dove abito, io e la mia famiglia siamo mosche bianche e nessuno dica niente a tutti gli altri, magari fanno la multa perchè non hai i sacchetti che vogliono loro… io la tolgo anche con una semplice pezzo di carta che mi porto dietro… Devono fare la multa a quelli che vedono che non la raccolgono !!!!!

lui la plume ha detto..
il 26 Gennaio 2007 alle 15:16

E’ una cosa buffa ma e’ stata fatta:

Si e’ recuperato il dna del cane a partire dagli escrementi trovati in strada, poi sono fioccate le multe (dove non ricordo, mi pare che sia successo anche in Italia, bisogna cercare la notizia in internet).

E’ cosa di un anno fa’ io in questa procedura complicata ho visto un aspetto molto bello, tramite il dna si potrebbe anche scoprire il proprietario di un qualche cane abbandonato in occasione delle ferie, e li’ la multa la vedo con grande favore.

lui la plume ha detto..
il 28 Gennaio 2007 alle 15:23

Banca dati dei cani: che costo puo’ avere l’introduzione di un nuovo record?
(controllo pre esistenza, determinazione dna, introduzione e mantenimento del dato)
questa e’ una spesa che si dovrebbe fare affrontare al proprietario del cane al momento dell’acquisto o al primo ricorso dal veterinario, e’ opportuno sia un costo basso, altrimenti …..

Immagino poi la persona che si trova il regalino davanti al negozio, se avesse la possibilita’ di fare qualcosa per evitare che il fatto si ripresenti lo farebbe volentieri anche spendendo una cifra che risulti economicamente vantaggiosa per chi gestisce questa BD.

Io penso ad un kit acquistabile in farmacia: si raccoglie quanto necessario e lo si riconsegna in farmacia corredato da una dichiarazione: data, ora, luogo ricezione, una descrizione del cane o del padrone se lo si e’ visto allontanarsi, se possibile si chiama anche il vigile di quartiere per far constatare il fatto e per dare maggior valore alla dichiarazione.

Arrivera’ il tutto al gestore di questa BD.

Quando e se sara’ identificato il padrone questo gestore segnalera’ a chi di dovere (chi?) l’elenco delle segnalazioni ricevute (il cane puo’ appartenere ad un turista che sporca mezza Italia), la vendita dei kit dovrebbe comunque coprire i costi della operazione e chi lo compra lo fa’ senza lamentarsi troppo.

Il kit dovrebbe anche servire per scoprire il proprietario di cani ritrovati abbandonati senza che il proprietario ne abbia denunziato la scomparsa.

Le multe a questo punto potrebbero fioccare da piu’ amministrazioni, sia nella misura minima prevista che nella massima in caso di piu’ violazioni.

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