Regione. E’ iniziata in consiglio regionale la discussione della legge sull’immigrazione proposta dalla maggioranza di centrosinistra. I lavori sono iniziati con una richiesta di An, bocciata, di rimandare il testo in commissione, e sono proseguiti con gli interventi dei relatori Veschi, per la maggioranza, e Plinio, per l’opposizione. I lavori sono stati interrotti alle 13 e riprenderanno alle 15 con la prosecuzione della discussione e la successiva votazione degli articoli della legge. An ha annunciato un numero consistente di ordini del giorni e di emendamenti al testo. Tra le novità della norma, hanno evidenziato a margine dei lavori l’assessore Enrico Vesco (Pdci), Moreno Veschi (Ulivo) e Marco Nesci (Prc), una serie di regole che elevano i diritti degli immigrati allo stesso livello di quelli degli italiani in settori delicati come i servizi sanitari e la casa. La legge prevede anche incentivi per favorire l’integrazione. Tra questi 700.000 euro per progetti comunali dedicati alla integrazione culturale degli immigrati anche attraverso la promozione di circoli o altri luoghi di incontro. Alla futura figura di un ‘garante per le persone prive di libertà ‘, oggetto di una apposita legge per i detenuti, viene inoltre affidato il compito di tutelare anche gli immigrati irregolari, specie le donne, vittime di atti di violenza privata. Morgillo (FI), Plinio (AN) e Bruzzone (Lega Nord) hanno detto che si tratta di una legge inutile che serve solo per avere dei voti e non aggiunge nulla di nuovo a quanto previsto dalla Bossi-Fini. “Farà però arrivare nei nostri ospedali – ha detto Morgillo – una invasione di immigrati irregolari ‘rifugiati’ ai quali sarà difficile garantire una adeguata assistenza”.