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Articolo n° 7293 del 05 Febbraio 2007 delle ore 09:50

Benzinai da domani in sciopero contro il decreto Bersani

Liguria. Benzinai liguri e della Provincia di Savona in protesta contro il decreto Bersani sulle liberalizzazioni del settore. La vendita libera di carburanti negli ipermercati e la cancellazione del vincolo sulla distanza minima tra un distributore e l’altro sono le misure più contrastate dai benzinai. Pompe chiuse, quindi, tra le 19 di domani e le 7 di venerdì sulle rete stradale, mentre sulle autostrade lo sciopero avrà inizio dalle 22 di domani e durerà 24 ore.


» Federico De Rossi

7 commenti a “Benzinai da domani in sciopero contro il decreto Bersani”
Danilo Formica ha detto..
il 5 Febbraio 2007 alle 15:28

Da liberale penso sia giusto avanzare riforme economiche strutturali volte ad una maggiore liberalizzazione di beni e servizi, però purtroppo mi sembra che questo governo se la stia prendendo solo con i più deboli. Se vogliono ridurre il prezzo del carburante basterebbe eliminare tutte le accise statali e regionali che gravano sul suo prezzo. E’ palese come il governo stia “liberalizzando” solo a suo vantaggio o meglio dei suoi ipermercati Coop. Sarebbe interessante vedere come sono aumentati gli introiti dopo la vendita dei medicinali nelle cooperative così come ci guadagnerebbe vendendo benzina. Io questa la chiamo “concorrenza sleale”. Togli alla classe media per dare ai ricchi. I veri settori da liberalizzare sono altri, vedi Banche, Assicurazioni etc. perchè prendersela solo con farmacisti, benzinai e taxisti? Forse perchè la sinistra stessa, che governa questo paese, possiede banche ed assicurazioni?

Danilo Formica
Coordinatore Prov.le MGP Savona

http://www.mgpsavona.blogspot.com

Bruno P ha detto..
il 5 Febbraio 2007 alle 15:55

1,90 lire nel 1935 per finanziare la guerra di Abissinia, quella di 14 liri per la crisi di Suez nel 1956, quella di 10 lire per il disastro del Vajont nel 1963, le 10 lire per far fronte all’alluvione di Firenze nel 1966, le 10 lire per il terremoto nel Belice nel 1968, le 99 lire per il terremoto del Friuli nel 1976, le 75 lire per il terremoto in Irpinia nel 1980, le 205 lire per la missione in Libano, le 22 lire per la missione in Bosnia nel 1996. nel 2003 per trovare i fondi necessari al rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri, circa 0,02 infine febbraio 2005, il rinnovo degli autobus inquinanti nel trasporto pubblico. le Accise non hanno colore Per questo condivido quanto detto in precedenza ma per onesta devo dire che a Milano io mi servo da diswtributori presso supermercati con sconti di 5 o + centesimi e sono all’IPER di Rozzano o al Carrefour di assago , la Coop niente di niente e nemmeno a quello nuovissimo di Vigevano. Peccato

Danilo Formica ha detto..
il 5 Febbraio 2007 alle 16:12

Ha proprio ragione lei, le accise non hanno colore. Conosco bene anche io la realtà milanese e posso confermare quanto da lei detto. Purtroppo però qui in Liguria la situazione è ben diversa.. da anni la grande distribuzione risulta essere monopolio della Coop. Questo succede non perchè grandi catene come Auchan, Bennet, Carrefour non vogliano aprire succursali in Liguria ma perchè le varie amministrazioni locali (quasi tutte rosse) non rilasciano i permessi. Qualche mese fa è stato inoltre pubblicata una statistica sui costi dei beni primari nella grande distribuzione (pane, latte, etc.) dove la Liguria risulta essere più cara dell’8 – 15 % rispetto alla realtà lombarda. Purtroppo il consumatore ligure non ha tutta quella scelta che dispone invece il consumatore lombardo; per questi motivi qui in Liguria gli unici a beneficiare della vendita della benzina sarebbero ovviamente gli ipermercati Coop.

http://www.mgpsavona.blogspot.com

Mik ha detto..
il 5 Febbraio 2007 alle 17:41

Per quanto riguarda i medicinali la famacia vicino casa ha adeguato i suoi prezzi a quelli dell’IperCoop, quindi continuo a comprare i farmaci da banco in farmacia risparmiando il 20% rispetto a prima.

Provolone ha detto..
il 5 Febbraio 2007 alle 20:52

Che strano paese l’italia…i liberisti che per 5 anni sono stati al governo non hanno liberalizzto niente…l’unica legge che hanno fatto è stata per disciplinare il settore radiotelevisivo a vantaggio del sig. presidente del consiglio…poi con gli incentivi statali 200 milioni di euro abbiamo finanziato il digitale terrestre a vantaggio del sig. presidente del consiglio e delle sue televisioni (per la trasmiossione delle partite di calcio) …poi veniamo a sapere dalla U.E. che erano finanziamenti illegali contro la concorrenza (liberisti dove siete)…per inciso negli stati uniti per una amante si sparisce dalla vita politica…in italia si intascano duecento milioni di euro e si viene osannati per la furbizia…
Le banche e le assicurazione sono state come i farmacisti, i notai e gli avvocati a luglio, quindi non diciamo bugie…che poi bisogna fare molto di più con l’abolizione di ordini e categorie, vecchie eredità del ventennio fascista, sono d’accordo…, ma purtroppo penso che le lobby di queste categorie lo impediranno…ma mi auguro di snetire qualcosa da chi a parola si dichiara liberista, ma poi con i fatti in realtà è un conservatore….

lui la plume ha detto..
il 5 Febbraio 2007 alle 21:03

Il conflitto di interessi, ormai e’ una piaga, se e’ cosi’ per il futuro faro’ “la spesa” prima di entrare in liguria.

Abbassare i prezzi e’ una strada da percorrere, certo se chiude quel benzinaio vicino a casa che ha i prezzi piu’ alti ma e’ sempre li’ mi dispiacerebbe, del resto se abbassa i prezzi diventa competitivo ma forse non se la cava piu’.

Questi benzinai tanto vendono e tanto guadagnano, forse una modulazione delle tasse atta a far costare di meno la benzina acquistata presso impianti con vendite scarse potrebbe aiutare per qualche tempo gli impianti meno produttivi ma presenti capillarmente sul territorio.

Per i taxi: che dire, anche quando non ero io a pagare li ho mal giudicati, di certo meglio aumentare la concorrenza.

Le farmacie: spesso quando servono sono chiuse, quelle piu’ antipatiche sono quelle che inserite negli ipermercati fanno un loro orario diverso da quello della struttura che li ospita.

Danilo Formica ha detto..
il 5 Febbraio 2007 alle 21:59

X Provolone:
vorrei risponderle dicendo che lei ha pienamente ragione, pur analizzando la situazione da posizioni diverse. Il precedente governo non ha fatto nulla di liberale pur avendo al suo interno partiti che dicono di esserlo. Il vero problema non sta tanto in un partito piuttosto che un altro; penso che riguardi la politica in generale poichè quasi tutte quelle persone che siedono tra i banchi del Parlamento hanno dei loro interessi da tutelare. Per es. ogni schieramento ha delle proprie banche (indirettamente si intende) o proprie assicurazioni.. come si può fare una riforma seria del sistema bancario o assicurativo? Non si riuscirà mai indipendentemente dai singoli partiti. Le lobby purtroppo sono uno brutto male, difficile da sconfiggere. E’ facile prendersela con le categorie più deboli, in questo caso con i benzinai, più difficile riformare il sistema partendo dalle compagnie petrolifere così come sarebbe utile partire dalle grandi case farmaceutiche per creare maggiore competitività sul mercato. Basti pensare che le stesse medicine in alcuni stati europei vengono vendute, dalle stesse industrie farmaceutiche, a prezzi più bassi che in Italia; la colpa di chi è? Non penso proprio che sia dei farmacisti…

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