[thumb:1425:r:t=Il sindaco di Alassio Melgrati]Alassio. E’ furibondo Marco Melgrati, sindaco di Alassio, per l’entrata in vigore della nuova legge regionale sul commercio, che prevede la chiusura domenicale e festiva degli esercizi al dettaglio in sede fissa. “Ancora una volta il ‘compagno’ consigliere regionale Miceli non perde occasione di parlare a sproposito. Come dovrebbe sapere, visto che la ha approvata, la legge sul commercio contempla sì la concertazione con le categorie e le associazioni sindacali, ma ha una grave lacuna. Infatti, essendo stata pubblicata il 3 gennaio e immediatamente esecutiva, non prevede un periodo di transizione tra la vecchia normativa e quella nuova. Questa grave dimenticanza ha provocato la confusione e i disagi che, per esempio, a Sanremo, hanno dato luogo alle multe prima e alla protesta dei commercianti poi che culminerà nella serrata degli stessi”. I negozianti sanremesi sono pronti alla battaglia, mentre tra il personale dilaga la paura di licenziamenti. Le proteste contagiano Alassio, altrettanto colpita nel cuore dell’economia cittadina. “Questa legge è sbagliata – afferma Melgrati – Ridurre la questione ad una lotta di classe di retroguardia tra chi opera nel commercio come imprenditore e chi lavora come impiegato, è assolutamente strumentale e contrario all’etica turistica che ha fatto dell’apertura domenicale di centri commerciali d’eccellenza quali Alassio e Sanremo un punto di forza della propria offerta. E se ci sono maggiori assunzioni nel campo del commercio da parte dei singoli operatori questa discende proprio dalla necessità di tenere aperto nei giorni festivi, pur concedendo i turni di riposo previsti per legge ai lavoratori dipendenti”. Il primo cittadino della città del muretto ne ha anche per il divieto di balneazione disposto per un tratto centrale di litorale a seguito degli rilevamenti effettuati dall’Arpal nel rio Gonghe. “E’ sbagliata anche la legge sulla chiusura della balneazione ad Alassio, frutto di eventi episodici e soprattutto non imputabili alla negligenza dell’amministrazione, per altro risolti prontamente in giornata, come dimostrano le analisi dell’Arpal: “Il consigliere Miceli impari a non fare del terrorismo per meri scopi politici e a voler bene al territorio e al Ponente come ne voglio io e la mia amministrazione, che si adopera sempre al meglio per favorire l’immagine e la qualità dell’offerta turistica della nostra città “.