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Articolo n° 7350 del 06 Febbraio 2007 delle ore 16:20

Fuksas a Savona tra critiche e consensi

[thumb:2199:r:s=1:t=Fuksas: “L’ospedale S.Paolo è un ecomostro”]Savona. E’ arrivato poco prima delle 15 accompagnato dal presidente dell’Autorità portuale Cristoforo Canavese l’attesissimo architetto Massimiliano Fuksas, che nella sala del consiglio di Palazzo Sisto ha parlato del progetto del porto turistico della Margonara e della torre-faro davanti a tutti i gruppi consiliari e i membri della giunta comunale savonese. Scorbutico con i giornalisti, l’archittetto romano ha tirato dritto di fronte ai sit-in di protesta di Rifondazione comunista e Verdi che stanno raccogliendo le firme di una petizione per dire no alla cementificazione dell’area e preservare così l’habitat naturale della Madonnetta e del fronte costiero tra Savona e Albissola. “Il mio è un progetto di geografia su un’area costiera, è solo un’idea, una riflessione che vuole portare un contributo alle richieste del territorio” ha detto Fuksas, rivendicando l’impostazione architettonica, urbanistica e stilistica del suo progetto. “Ho sentito molte critiche locali riguardo ai miei elaborati – ha osservato l’architetto – In realtà la mia idea è stata ripresa da tutti i giornali, anche internazionali. Non comprendo tutti questi dissensi rispetto ad un’edificazione che andrà a riqualificare l’area, quando nella stessa Savona esistono parecchi ecomostri, non da ultimo un edificio costruito proprio sulla collina della Margonara, senza parlare dell’ospedale San Paolo di Savona…”. Fuksas ha ribadito che l’impianto del suo progetto prevede una parte per strutture turistico ricettive, un’altra per residenze e una terza dedicata al tempo libero. “La mia è semplicemente un’idea aperta all’interno di un grande disegno del fronte mare – ha poi dichiarato ai cronisti – Penso che, vista la demolizione del collegamento del carbone con il mare, sia arrivato il momento di portare avanti un intervento tra Savona e Albissola. Per me si tratta di una filosofia, un ragionamento, non una speculazione edilizia. Io non faccio campagna elettorale: non ho bisogno della maggioranza assoluta. Devo dire che non mi sono mai trovato in situazioni di conflitti come in questo caso”. Infine, tra il serio e il faceto: “Dopo otto mesi di tutte queste critiche e articoli di giornale, è stato un colpo durissimo al mio narcisismo…”. Grande partecipazione cittadina all’incontro (la sala, stracolma, è stata chiusa dopo breve), che aveva lo scopo primario di far sentire ai consiglieri comunali la viva voce del professionista al centro delle polemiche di questi mesi. Le proteste contro la “cementificazione selvaggia”, fuori e dentro il palazzo comunale, non sono mancate. Da uno striscione con la scritta “No Margonara, no alla speculazione” ai manifesti dei Verdi: “Salviamo la Madonnetta, opponiamoci al porto della Margonara e al progetto Fuksas e chiediamo la salvaguardia dell’ultimo tratto di costa savonese ancora integro”. I Verdi per l’occasione hanno organizzato un presidio per proseguire la raccolta di firme in difesa del litorale savonese, mettendo insieme nelle prime ore del pomeriggio 200 firme che, come precisa il consigliere regionale Carlo Vasconi, andranno a sommarsi alle oltre 2000 raccolte in totale sino ad oggi. “Vorrei precisare che il nostro più che un no, è un sì: un sì alla salvaguardia della Madonnetta, uno dei simboli di Savona, unico segno territoriale di discontinuità con Albissola – dice lo stesso Vasconi – Se vogliono i posti barca, li facciano nella Vecchia Darsena. Come sempre accade la storia dei porti, questo progetto serve soltanto per le seconde case o le colate di cemento sulle nostre coste. Continueremo a far sentire la nostra voce nelle sedi istituzionali e tra la gente”. Sempre sulla linea della prudenza il sindaco Federico Berruti: “Dobbiamo dare una risposta di metodo ad un progetto che ha a che fare con il futuro della nostra città. Del destino di Savona si deve discutere in consiglio con la partecipazione della società civile. Oggi i consiglieri comunali hanno ascoltato la voce diretta dei propononenti. Presto in tre consigli comunali ci sarà spazio per il confronto con imprenditori, sindacati e associazioni ambientaliste. Decideremo su un fatto libero con la partecipazione di tutti”.
[image:2198:l:t=L’architetto Fuksas davanti a Palazzo Sisto con i giornalisti]

[image:2203:l:t=Riferendosi alla vista dal mare dell’ospedale S. Paolo Fuksas ha parlato di ecomostro]

[image:2197:l:t=Il banchetto dei Verdi contro il progetto Margonara]

[image:2200:l:t= Lo striscione di protesta appeso su Palazzo Sisto]

[image:2201:l:t=Sala stracolma per ascoltare la relazione dell’architetto]

[image:2202:l:t=Uno dei due plastici del progetto]


» Federico De Rossi

22 commenti a “Fuksas a Savona tra critiche e consensi”
Antonio Marotta ha detto..
il 6 Febbraio 2007 alle 17:20

L’ospedale S. Paolo sarà pure un ecomostro, ma funge alla sua funzione, cioè quella di un ospedale. Chi si reca in questo posto si aspetta buone cure, non vetrate luccicanti o abbassamenti di soffitti. Preferisco un ecomostro così, dove dai controlli dei NAS dei Carabinieri è emerso che tutto era in regola, piuttosto che un “coso” piazzato in mezzo al porto!

Sabrina ha detto..
il 6 Febbraio 2007 alle 18:51

Nelle ore di punta per andare a lavorare ci vuole piu’ di un’ora da Albisola capo a savona, cosa succedera’ quando al normale traffico si aggiungeranno i camion che trasportano materiale per il porto o per il grattacielo? O arrivera’ tutto via mare?
Poi mi fa ridere il discorso “un faro che si vede ANCHE DA GENOVA”, cavoli, che ideona! Facciamone uno che si veda anche dalla Corsica, gia’ che ci siamo.
Siamo ai soliti dilemmi maschili: sempre a valutare chi ce l’ha piu’ lungo, il grattacielo.

Renato ha detto..
il 6 Febbraio 2007 alle 19:14

Si alla torre Fucsas purchè insieme all’Aurelia bis. Altrimenti avremo guai grossi per la viabilità.
Renato di Albisola (con una sola esse)

marcoNN ha detto..
il 6 Febbraio 2007 alle 19:24

fuksas a casa! mica siamo la periferia di detroit… la liguria è la regione più bella d’italia lasciamo perdere le fantatorri stile new york 2050!

massimo ha detto..
il 6 Febbraio 2007 alle 21:06

Reduce fresco fresco dal Consiglio Comunale, qualche considerazione a caldo.

La volontà di fare un porticciolo c’è da 8 anni.

L’architetto Fuksas oggi ha portato il suo personale modo di vedere le cose e lo ha condiviso col consiglio e con la cittadinanza presente.
L’architetto Fuksas oggi tornerà a casa senza il personale modo di vedere le cose della cittadinanza.

Gambardella ha dato il suo ultimatum:”Dopo otto anni, siamo arrivati al punto di dire Si fa o non si fa?”
Le sue Belle parole mi ricordano tanto quelle sparate a Ferrania. Ricordo a tutti che sono rimasti in 200 a lavorare lassù.

AN nella figura di Alessandro Parino ha detto che i posti di lavoro, esistenti e futuri (cantieri), devono ricadere sulla popolazione locale e non su aziende esterne……
Veramente triste che non sia la controparte a fare un ragionamento del genere.
Ricordo che il nuovo carcere verrà fatto da una società di Parma, che è la stessa che si occupa delle basi militari USA qui in Italia.

Qualche velata “accusa” di speculazione edilizia è arrivata da La Rosa dei Comunisti italiani, subito ammonito da Fuksas di essere il più giovane dei consiglieri e che invece lui sa come gira il mondo.

Gli interventi dei consiglieri sono stati un vero spettacolo. Tutti arrossivano appena prendevano la parola….DeCia si è lasciato andare a vari elogi considerando Fuksas un intellettuale e non un architetto.

Valutazione: Berruti vuol far passare questi consigli comunali come partecipazione colletiva nelle decisioni della Città.
Partecipazione, come detto da Franca Guelfi di Vivere Vado al convegno Carbone o Salute? di Valleggia, è influenzare le politiche decisionali della città.
Io oggi ho visto il solito “noi di quà e LORO di là“. Non è partecipazione assistere passivamente ad un consiglio comunale.
L’impressione è che sia già tutto confezionato e che manchi ancora qualche sceneggiata prima dell’inizio lavori.

E come al solito, Gambardella e Fuksas molto abili a non parlare mai del territorio, di spiagge, di scogli ecc.

Olivia ha detto..
il 6 Febbraio 2007 alle 21:18

Bisogna che si capisca che Savona ha estremamente bisogno di rilanciarsi.La torre di Fuksas sarebbe un’opera di grande rilievo. Sarebbe un’attrattiva stupenda per Savona! Basta voler difendere una spiaggia che è comunque di pochi e che per giunta è difronte al porto!!!(non è mica Bergeggi!!!) Se la mentalità non cambia Savona resterà indietro per sempre!!!

milena d ha detto..
il 6 Febbraio 2007 alle 23:20

Io mi chiedo solo una cosa: al di la’ di considerazioni estetiche, ambientali, economiche, paesaggistiche, di vantaggi/svantaggi per la cittadinanza, di traffico, posti di lavoro, progresso o arretratezza ecc ecc ecc. sulle quali si puo’ discutere per ore…

…. come, COME potete dire che quel coso piazzato in mezzo al mare si trasformerebbe in una attrattiva per Savona!!!

Questo lo devo capire. Ce li vedo, tutti questi turisti internazionali scafatissimi arrivare con pulman, torpedoni, aliscafi, barconi, aerei ed elicotteri e paracadute, tutti a intasare l’aurelia gia’ intasata… ma no, ma che dico mai, ci sara’ l’aurelia bis e tris, no?
Insomma, tutta questa marea di turisti arrivera’ li’, guardera’ la torre, dira’ : ooooh, soffocando gridolini di incredula ammirazione, sparera’ foto a tutto spiano, (senza inquadrare scarichi e acque stagnanti e fumi di ciminiere della centrale (che per allora sara’ almeno a otto gruppi, tutti a combustibile fossile, come minimo, continuando cosi’, se nessuno protesta) per poi saltellare felici a spendere tutti i loro soldi nel paradiso turistico di Savona.
Come no. Si puo’ essere pro o contro, con argomenti solidi o meno, ma almeno evitiamo di dire e credere a certe assurdita’.

rico ha detto..
il 6 Febbraio 2007 alle 23:56

esatto olivia l’ho già scritto in altri commenti…quella spiaggia non è dei savonesi ma di ALCUNI savonesi che fanno solo i loro interessi.L’aurelia bis e la torre sarebbero un duo perfetto…se come ha detto parino i lavori potessero essere affidati a imprese del savonese magari selezionate dall’ufficio per l’impiego sarebbe ancora meglio…almeno per minimo 10 anni nessuno potrà lamentarsi della disoccupazione

rico ha detto..
il 7 Febbraio 2007 alle 10:10

tutti a criticare…se trovate un progetto migliore proponetelo senza sparare come al solito a zero su tutto

milena d ha detto..
il 7 Febbraio 2007 alle 11:12

Una volta per tutte, sono stufa arcistufa di dirlo, NON si critica per criticare. NON si brontola senza avere alternative, come continuano a ripetere i sostenitori di questi progetti. I veri conservatori passatisti siete voi, voi che accettate idee di grandeur gia’ vecchie e superate in partenza.
I progetti migliori ci sono. Ve l’assicuro, esistono.
Comprendono recupero di aree ed edifici dismessi o sottoutilizzati, nuove tecnologie, sinergie fra pubblico e privato, fra strutture universitarie ed imprenditoriali, sono basati su energie pulite, su innovazione, su sfruttamento intelligente del territorio, delle sue risorse e potenzialita’, su nuove agricolture, silvicolture, turismo sostenibile, industrie pulite.
Non sono sogni, si finanzierebbero con capitali privati e pubblici, grazie anche alla vendita di altri immobili, con finanziamenti comunitari, che per queste cose ci sono eccome, mentre, chissa’ perche’, per le speculazioni edilizie latitano. Rappresenterebbero una vera e propria strategia alternativa, validissima e moderna.
Solo che non sono compatibili con questo pseudo sviluppo che ci propinano alcuni imprenditori e i loro partner politici, sono in evidente alternativa, un’alternativa che pero’ procurerebbe crescita e benessere a lungo termine. Siolo che non se ne puo’ neppure iniziare a parlare, finche’ abbiamo come ostacolo tutti questi blocchi di cemento e carbone, a far da muro. Ecco la verita’

Siete voi i conservatori, voi i passatisti, voi gli immobilisti. Voi che vi ostinate a ripetere frasi fatte, come l’assurdo “tutti a criticare” ” e allora teniamoci il degrado”…
Non noi, che riteniamo come il degrado non siano quattro baracche, ma l’aria inquinata che respiriamo, la piu’ inquinata della Liguria, il maggior numero di morti per tumore, bei primati invidiabili, i troppi inutili palazzoni che ci circondano, l’incapacita’ di promuovere per Savona una linea di sviluppo che tenga conto del futuro e dia una possibilita’ alle nuove generazioni, anziche’ queste continue svendite di territorio, questa miope autodistruzione.
Se non capite, o non volete capire, se vi rifiutate di ammettere questi concetti, non so che farci. So solo che qui rimarranno solo i vecchietti, in un triste declino, se continua cosi’, e i nostri filgi dovranno cercare altrove delle vere opportunita’.

gipo ha detto..
il 7 Febbraio 2007 alle 16:26

Sono più di 70 anni che vado alla Madonnetta, a piedi perchè abito nel quartiere Valloria, ora sono un pensionato. Quando bevo il caffè al circolo pescatori guardo verso Levante: li non hanno ancora costruito nulla. Dall’altra parte il Porto con i silos dove lavoravo, non è bello. Tanti anni fa c’erano tante baracche, ci conoscevamo tutti, e tutti pescavamo, pesci pochi, di più parole e qualche volta allegria. Ora vedo i nipotini negli stessi posti, mi sembra che si divertano e vivano una spiaggia fatta di scogli tuffi e fondali in libertà, mi sembrano felici. Ma questi architetti moderni hanno mai vissuto davvero sul mare in Liguria o “sun chie sulu pe cuntà de musse”!! Se non fossi così anziano chiederei il permesso di aprire una trattoria in una baracca. PS Grazie a mio nipote che mi ha scritto sul computer
Nonno Gipo 80 anni

MarcoNN ha detto..
il 7 Febbraio 2007 alle 19:30

Il bello è che sarà un monumento nuovo, al posto della torretta, un po’ come è stata la statua della libertà 100 anni fa….
ma mi faccia il piacere!!!!!!!!!!!!!

rico ha detto..
il 7 Febbraio 2007 alle 20:40

milena d magari può mettere qualce link o darci piu informazioni su questi progetti

Olivia ha detto..
il 7 Febbraio 2007 alle 21:48

Cerchiamo di essere razionali però….la spiaggia della madonnetta non è la costa della Sardegna e nemmeno la barriera corallina….Savona purtroppo non può contare su territori mozzafiato..La Madonnetta così com’è non è un’attrazione..è un cumulo di baracche(accesibili a pochi, non a tutta la cittadinanza..) la torre di Fuksas sarebbe certo meglio..non cola cemento su un paradiso terrestre…ribadisco difronte c’è il porto…
Se si vuole davvero che la città rinasca bisogna rilanciarla in questa direzione..se no è ovvio che resteranno solo i vecchi…
Guardate che gran posti sono Barcellona e Montecarlo(per fare due esempi..) e lì grattacieli e torri ce ne sono…
Non ci si può attaccare a scuse di speculazione edilizia, deturpamento del paesaggio ed impedire opere di rilancio ed ammodernamento…
Spero che prevalga il buon senso al cuore e che Savona possa guardare al futuro..con la torre di Fuksas!!!

Daniele Pucarelli ha detto..
il 8 Febbraio 2007 alle 10:37

Le affermazioni fatte ieri dall’architetto Fuksas in merito all’Ospedale San Paolo mi paiono paradossali se non sconcertanti: definire ecomostro un ospedale, che svolge un servizio di pubblica utilità per migliaia di cittadini, quando si vuole costruire una torre la cui unica utilità sarà quella di fornire seconde case a ricchi forestieri?? Oltre, ovviamente ad ingrossare le tasche dei costruttori…
Certo, la collocazione dell’ospedale non è delle più felici ne dal punto di vista funzionale ne tantomeno dal punto di vista paesaggistico, ma è comunque frutto di scelte urbanistiche fatte nel passato, non è un edificio privato e non si erige in mezzo al mare (come la futura torre di Fuksas…)!
Non si può giustificare del nuovo cemento sulla nostra riviera appellandosi alla solita scusa: “tanto hanno già costruito nelle vicinanze”. Ragionando così si andrà verso una definitiva devastazione delle nostre coste ed ogni tentativo di salvare il salvabile sarà veramente vano.

Daniele Pucarelli – Consigliere III Circoscrizione – A Sinistra per Savona
http://www.danielepucarelli.blogspot.com

Dani ha detto..
il 8 Febbraio 2007 alle 10:45

basta cemento!!!

milena d ha detto..
il 8 Febbraio 2007 alle 14:38

Alcuni progetti sono stati presentati a Valleggia ad un convegno poche settimane fa. A breve saranno ripresentati alla cittadinanza.

Danilo Formica ha detto..
il 8 Febbraio 2007 alle 15:16

purtroppo qui non siamo a Montecarlo o Barcellona.. si pensa che costruendo case si possa rilanciare il turismo a Savona; ma io vi chiedo: come facciamo a paragonare Savona alla costa azzurra quando qui i negozi chiudono sempre nei festivi, non abbiamo servizi adatti, la nostra unica attrattiva turistica è l ipercoop e d’estate gli stabilimenti balneari chiudono alle sette e quasi tutti non riaprono la sera; la darsena è carina ma dopo che l’hai vista per 2 giorni ti rendi conto che non sei in riviera romagnola. Per le famiglie? 0 come gli eventi organizzati nella nostra città.. di certo non paragonabili alle grandi città turistiche europee. Per rilanciare Savona bisogna partire dai savonesi, cambiando la mentalità ed offrendo servizi turistici adeguati. Si può fare, ma non di certo costruendo solo e sempre seconde case.

http://www.mgpsavona.blogspot.com

Bruno P ha detto..
il 8 Febbraio 2007 alle 18:37

Condivido tutto e tutti quando si dice che Savona non è , allo stato , un centro turistico, semmai puo diventare un polo logistico del turismo dove parcheggiare la barca che poi si prende per andarsene in vacanza, praticamente una piazza del popolo del mare.Detta sinceramente Savona non ha nememno i requisiti per diventare un centro di attrazione , voelndo la si gira in un pomeriggio , tipo visite guidate stile viaggi organizzati , dalle … alle … pomeriggio a disposizione. Il centro storico , due strade e sei vicoli ( maltenuti ) , una fortezza che non si puo certo paragonare a un castello medioevale , insomma alla parola Turismo bisogna dare un contenuto concreto fatto di fatti e di cose. Non abbiamo un passato artigianale e non credo si possa competere con i vituperati BORGHI LIGURI, penso che un olandese un inglese o altro prenda e vada a vedere Toirano , Dolceacqua oppure Genova ma non certo la Torre o il belvedere di Monturbano. Fuksas uomo di mondo queste cose se non le sa le deve comunque da professionista sapere e per questo non si parla nelle alte sfere di Turismo, paesaggio o altro , ma solo di cubature e di posti barca che porteranno un bel po di soldi all’Ente Porto che da le aree e a chi costruirà su di esse.Oramai di parole se ne sono dette tante e spesso rindondanti perchè appunto chi avrebbe dovuto sentirle e recepirle ha fatto e sta facendo orecchie perl’appunto da MERCANTE. Da Internet si capisce chi sia , politicamente, il Fuksas e questo rende purtroppo ancor piu difficile il dialogo e la discussione. Vero che a leggere i giornali e sentire persone presenti quella di ieri non è stata una presentazione ,ma una Lezio Magistralis da parte di un pezzo grosso a una cominità ossequiosa e che come mi dicevano da bambino Stai zitto . tu che ne sai , l’ha detto lui che queste cose le sa, non hai visto che bella macchina che ha ?

antonio gianetto ha detto..
il 8 Febbraio 2007 alle 19:09

Sono stato presente all’ assemblea in comune, ho sentito il Fuxsas che chiamava abusivi quelli delle baracche ,che invece hanno pagato regolarmente il canone demaniale, sento parlare di spiaggia per pochi, come se a qualcuno veniva impedito di accedervi, io la spiaggia libera della Madonnetta la frequento regolarmente, non ho la barracca, nessuno mi ha mai impedito di frequentarla, anzi mi sento di dovere di ringraziare quelli delle barracche che la mantenevano pulitissima.

Bruno P ha detto..
il 9 Febbraio 2007 alle 06:57

Dopo che Cristoforo Colombo scopri le tere da conquistare arrivarono i missionari che spiegarono alle tribu dei nativi come sarebbero state redente dai loro peccati e portati verso la civiltà se avessero seguito i loro comandi e rinunciato alle loro vecchie leggende e credenze come quella di vviere in simbiosi con la Natura anziche sfruttarla e produrre richezza. Abili affabulatori convinsero gli indigeni a cedere le loro ricchezze in cambio di perline e specchiatti. Grati per questo loro ingresso nella societa moderna le tribu si sfidarono tra di loro nella costruzione di nuovi totem fallici , chiamati campanili e impegnti nella gara per chi ce l’aveva piu lungo e si vedesse quindi da piu lontano esaurirono presto le loro risorse inizioun lungo periodo di stagnazione economica durante il quale vissero grazie ai colonizzatori che venivano per vedere questi campanili.

antonio gianetto ha detto..
il 10 Febbraio 2007 alle 18:01

per quanto rigurda la Margonara ci viene sempre presentata la vista dal mare verso i monti, mettendo sempre in evidenza barracche ed ospedale.
Mai, dai monti al mare, vi assicuro che il risultato è decisamente diverso; in questo caso, i Savonesi avrebbero più chiara l’ immagine di quello che si vuole distruggere.

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