[thumb:1832:r]Ponente. “Le dichiarazioni del sindaco Melgrati e del suo collaboratore Maiellano circa la legge regionale sul commercio, in materia di orari, sono molto gravi”. Immediata la controffensiva della Cgil savonese alle dichiarazioni del sindaco di Alassio e del consigliere alassino incaricato al commercio che di recente si sono espressi sulla nuova legge regionale e sulla chiusura domenicale e festiva degli esercizi al dettaglio in sede fissa. Puntualizza Fulvia Veirana, segretario della Filcams Cgil di Savona: “La legge prevede che i Comuni possano emettere direttamente ordinanza di apertura su circa trentadue domeniche e festivi in corso d’anno e vincola le ulteriori eventuali deroghe alla concertazione territoriale ed ad accordi tesi a tutelare le condizioni dei lavoratori del settore. Per la prima volta anche i lavoratori del commercio possono dire la loro”. Poi il riferimento si fa diretto: “Non si capisce se Melgrati e Maiellano non abbiano ancora letto la legge o se, pur avendola letta, non abbiano capito che non contiene un divieto tout-court alle aperture. Forse, ancora peggio, il loro ‘sfogo’ potrebbe essere il sintomo della loro indisponibilità a concertare e concordare soluzioni positive anche per i lavoratori, che non apprezzano particolarmente lavorare la domenica senza avere i recuperi compensativi oppure senza ottenere maggiorazioni, oppure non essendo in regola”. “Probabilmente il signor sindaco dimentica che anche i lavoratori sono cittadini, elettori e contribuenti perciò sarebbe meglio che invece di inveire sulla stampa si affrettasse a convocare i tavoli in cui discutere quando e come si aprono i negozi garantendo loro diritti” conclude Fulvia Veirana.
Cari sindacalisti della CGIL io, da privato cittadino, penso che questa legge sia asssurda, antieconomica e antisociale. La Liguria, egregi signori, che Vi piaccia o meno, vive ormai quasi solo più di turismo e voi signori pensate che i turisti verranno ancora se la domenica i negozi saranno chiusi?, pensate che, per esempio, il budello di Alassio sarebbe frequentato con le saracinesche abbassate?, non fate sparate a difesa di poveri commessi, guardate che nessuno li obbliga a svolgere qul lavoro o a subire angherie, ognuno di loro è padrone di licenziarsi e di denunciare; ma voi pensate che se i proprietari dei negozi vedranno calare gli introiti tengano comunque alle loro dipendenze del personale? oppure, come credo, lo licenzieranno? Alla fine i poveri commessi/e si ritroveranno liberi la domenica, il lunedi, il martedi ecc.
Cari sindacati, siete anacronistici, avete perso nel tempo ogni potere di contrattazione presentandovi supini ai grandi padroni con i quali avete barattato carriere con contratti capestro e adesso fate gli splendidi per difendere i commessi/e (con tutto il rispetto per loro, mestiere utile ed onorevolissimo) dopo che avete perso milioni di posti nelle industrie (anche liguri)
Vergognatevi, bene hanno fatto gli operai di mirafiori a contestare i segretari generali
Ed infine pongo un quesito: qualcuno conosce qualche sindacalista che sia rimasto disoccupato dal sindataco? (escluso coloro che hanno fatto carriera nei partiti sic)
Caro Osvaldo,
ti sembrerà strano, ma sono assolutamente d’accordo con ogni tua singola parola…
La Liguria, anzichè riqualificare quelle zone dove in passato ha investito sull’industria pesante, continua, tramite i nostri rappresentanti politici in regione, ad attuare una politica assistenzialista e pseudo sindacalista, anzichè puntare in modo deciso a l’unica risorsa che ci è rimasta e che forse potrebbe farci uscire da quello stato catatonico in cui ci troviamo:il turismo…e i negozi aperti anche durante i giorni festivi sono una delle poche opportunità che ci sono rimaste per poter in qualche modo far rinascere la nostra economia ormai sull’orlo del fallimento…!
E’ ora che i sindacati la smettano di fare politica….. se andiamo avanti così l’unica cosa che dovranno tutelare non saranno i nostri posti di lavoro ma la nostra graduatoria nelle liste di collocamento… il terziaro è il motore dell’economia ligure la regione non ha il diritto di imporre regole…. svegliamoci…. invece di difendere la regione difendete i dipendenti della valbormida..Grazie e scusate lo sfogo..