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Articolo n° 7453 del 09 Febbraio 2007 delle ore 15:12

Bisogna vendere l’ex ospedale San Paolo di Savona?

In questi giorni in città è sorta una nuova discussione sull’eventuale vendita dei futuri spazi pubblici comunali previsti nell’ operazione di recupero dell’ ex Ospedale San Paolo di Savona. Aldilà dei vincoli posti dal piano regolatore e dall’eventuale vantaggio economico tratto dall’operazione ciò che suscita perplessità è la vendita di futuri spazi pubblici, apparentemente determinata dall’ esigenza di “fare cassa” per risanare il bilancio comunale.
Vendere spazi e immobili pubblici costituisce sempre una limitazione per le future esigenze della collettività soprattutto se volta ad un obiettivo immediato (importante ma di breve respiro) come il risanamento del bilancio comunale.
Suscita ancora di più perplessità tale operazione alla luce del fatto che la partecipazione del comune all’ “operazione San Paolo” veniva ritenuta decisiva sia per valorizzare a nuovo uso collettivo l’immobile che per salvaguardarne gli indubbi aspetti monumentali di pregio.
A tal punto quindi i Verdi ritengono indispensabile che il sindaco e la giunta comunale chiariscano fino in fondo la situazione del bilancio comunale, pur nell’ apprezzabile sforzo di non aumentare la pressione tributaria, e soprattutto quale sia la scelta che si intende compiere sull’ ex Ospedale San Paolo.
In particolare si ritiene indispensabile chiarire quali vantaggi potrà trarre la collettività dall’uscita del comune all’operazione di recupero, che non potrà essere la semplice e contingente necessità di “fare cassa” poiché le strategie comunali dovrebbero riguardare scelte di programmazione di alto profilo e non dati economico – contabili di corto respiro.
Il San Paolo è un monumento di pregio e il suo destino è una sclela che investe la città e su cui il comune ha il dovere di riferire in tempi rapidi e in modo chiaro.

L’associazione comunale dei Verdi Savonesi

» Redazione

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