Altare. Sabato 17 febbraio, alle ore 15, sarà inaugurata l’aula informatica presso la sede dell’Associazione di Promozione Sociale “Noi per Voi†di Altare nell’ambito delle iniziative del Progetto “Integrazione Socialeâ€, realizzato grazie al contributo della Fondazione “De Mari†della Cassa di Risparmio di Savona. L’Associazione di Promozione Sociale “Noi per Voi†si è costituita a partire dall’esperienza dei centri sociali e di auto-aiuto attivati a partire nel 2000 dal Dipartimento di Salute Mentale della ASL 2 e dalla Zona Sociale n. 6 “delle Bormide” per il reinserimento sociale di persone in condizione di “svantaggio socialeâ€. Negli ultimi 5 anni oltre 100 persone più o meno “svantaggiate†hanno promosso e organizzato numerose attività ricreative, culturali e aggregative privilegiando gli spazi tradizionalmente lasciati scoperti dal servizio pubblico (pomeriggi e sere, sabato e domenica). Sono stati realizzati incontri di gruppo per la discussione di problemi comuni, viaggi e vacanze, attività pratiche di tipo artigianale, corsi di informatica, seminari informativi con esperti su diversi temi, cineforum, partecipazione a convegni sui temi della salute mentale e dell’auto-aiuto. L’Associazione inoltre ha realizzato in diverse occasioni servizi di catering e di guardianaggio per convegni e riunioni (organizzati da ASL, Sindacati, Gruppi Sportivi, Rete Lilliput) permettendo ai soci di avere una piccola opportunità lavorativa. Gradualmente l’Associazione è diventata un luogo di aggregazione dove le persone hanno trovato la possibilità di raccontarsi, di costruire o ricostruire una biografia e da questa dimensione narrativa è derivata la possibilità di costruire nuovi significati per la propria sofferenza, per i propri disturbi o per i propri insuccessi, e la parallela possibilità di veder riconosciuti questi significati. Molti utenti del Centro di Salute Mentale di Carcare hanno trovato nell’Associazione la possibilità di sentirsi “persone†prima che “pazienti†tramite il supporto e il sostegno reciproco (auto-mutuo-aiuto) e grazie alla rete di relazioni che l’Associazione ha sviluppato con molti gruppi e istituzioni della comunità locale (Cooperativa Sociale “Il Caselloâ€, Amnesty International, Bottega del Commercio Equo e Solidale, Parrocchia di Altare, AnemiCinema, Ce.Sa.Vo., Coordiamento per l’Auto Aiuto in Liguria, Parole Ritrovate, La Città del Sorriso…). A partire dal 2004 l’Associazione ha assunto con un contratto di lavoro a progetto un facilitatore-animatore grazie al contributo ricevuto dalla ASL 2.
Nel 2006 l’Associazione ha presentato alla Fondazione “De Mari†il Progetto “Integrazione Sociale per sostenere e facilitare le relazioni tra persone disagiate (con problemi psichiatrici, disabilità o situazioni di marginalità sociale) e il territorio della Val Bormida dove esse vivono. Il Progetto si fonda sul ruolo attivo e sul protagonismo dei pazienti e dei loro famigliari perché le persone che hanno a che fare quotidianamente con la sofferenza ed il disagio mentale non sono solo portartici di problemi ma anche di risorse.
Il progetto si articola in due diverse iniziative:
1) L’attivazione di tre corsi di formazione (un corso di ceramica, uno di lingua inglese e uno di informatica) calibrati sulle esigenze e difficoltà degli associati ma anche aperti alle persone del territorio dove opera l’Associazione. Il Corso di informatica è stato progettato con la collaborazione di un’altra Associazione, “Ingegneri Senza Frontiereâ€, che si è occupata della predisposizione di un aula telematica con 6 computer in rete che rimarranno a disposizione della Parrocchia di Altare per successive attività formative.
2) L’apertura di un piccolo negozio di prodotti del commercio equo e solidale, che possa anche fungere da punto di aggregazione per i Soci dell’Associazione ed in particolare per i famigliari di utenti del Centro di Salute Mentale. Questa iniziativa è curata da un gruppo di auto-aiuto di famigliari di utenti del CSM cha ha già preso contatti con la Cooperativa che gestisce la Bottega della Solidarietà di Savona e di Cairo per collegare anche il negozio di Carcare alla rete delle botteghe del commercio equo. L’apertura di questo negozio è molto importante perchè rafforza l’identità e il protagonismo del gruppo dei famigliari dando loro la possibilità di avere un ruolo attivo nella realizzazione di riabilitative che coinvolgono i loro congiunti. Si realizza in tal modo un processo di “empowerment†dei famigliari ed anche degli utenti e si riattivano energie e competenze fino a quel momento inutilizzate; da questo processo si sviluppano nuove reti di rapporti sociali e, in ultima analisi, tutta la comunità locale ne risulta arricchita.
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